LA PREVENZIONE
PESARO Attivato dall'Area Vasta 1 solo da una settimana, il Percorso

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Domenica 20 Settembre 2020, 05:04
LA PREVENZIONE
PESARO Attivato dall'Area Vasta 1 solo da una settimana, il Percorso scuola per il tampone a bambini e adolescenti fa già registrare un vero e proprio boom di richieste inoltrate dai pediatri di base. Una situazione però che porta già all'evidenza due problematiche. La prima - evidenziano i pediatri - è la difficoltà oggettiva da parte del Dipartimento di Igiene e Salute a fornire in tempi rapidi l'esito del test. L'altra criticità riguarda più da vicino i pediatri stessi, che si trovano a dover gestire spesso richieste improprie e comportamenti dei singoli dirigenti o operatori scolastici, motivati più dall'apprensione che dalle reali necessità. Pediatri di base, pronti per questo a presentare un documento al Servizio Salute della Regione per mettere a punto un iter comune e chiaro da seguire, ogni volta che viene richiesta la certificazione per riammettere il bambino a scuola e per qualunque altra attività.
I numeri
«Ad oggi all'interno del Percorso scuola entra nel merito Augusto Liverani, direttore Dipartimento Igiene e Salute dell'Area Vasta 1 sono state inviate complessivamente 65-70 richieste per tampone dagli ambulatori pediatrici di Pesaro, Fano e Urbino. Una mole piuttosto importante e per una fascia di età che va dall'asilo alla primaria, e in alcuni casi alla prima media. Di queste, sono 40 i bambini che solo nella giornata di venerdì hanno eseguito il test nel punto Drive di Urbino, e gli esiti sono in corso di elaborazione. Contiamo, di riceverli nei primi giorni della settimana. Difficile garantire tempi rapidi, mano a mano che aumentano le richieste. Al momento anche per il Percorso scolastico sul territorio, restano attivi i checkpoint Codma di Fano e la sede di Urbino. Dalle prossime settimane sarà invece necessario raggiungere un'intesa con regole e indicazioni chiare che Dipartimento e pediatri dovranno sottoscrivere e comunicare ai referenti Covid all'interno delle scuole, tutto per non rischiare, ancora prima dell'avvio della campagna vaccinale antinfluenzale, di sovraccaricare o ingolfare il sistema».
Gli episodi
Che nell'ambito del Percorso scuola, ci sia ancora un po' di confusione, lo dimostra l'ultimo episodio accaduto in questi giorni ad una mamma pesarese con il bambino, che frequenta l'asilo. Il problema sono le certificazioni che spettano ai medici pediatri. «Per un solo giorno di assenza al plesso dell'infanzia riferisce, il pediatra Bruno Arcangeli referente per la categoria l'asilo stesso ha chiesto alla mamma di presentarsi dal proprio pediatra per il rilascio della certificazione necessaria a riammettere il piccolo da domani, conteggiando anche il giorno di sabato. Da subito questa mi è sembrata una richiesta impropria, dal momento che non si superavano i tre giorni di assenza nel caso di specie».
La puntualizzazione
«Tutto considerando poi - precisa - che il bambino non è stato assente perché malato, ma semplicemente per una visita pediatrica di controllo della crescita. Non ho prodotto né invierò alcuna certificazione per casi come questi, e auspico un atteggiamento più aperto anche delle stesse educatrici. Mi limiterò a fornire alla mamma e al dirigente del plesso dell'infanzia, una comunicazione in cui sono riportate regole e indicazioni a cui noi pediatri ci stiamo attenendo, e la normativa da seguire per il rilascio di una certificazione che si riferisce a più di tre giorni di assenza».
Resta invece insostenibile, prosegue ancora Arcangeli e con lui altri medici pediatri del territorio, l'attesa per l'esito di un tampone. «Così proprio non va rimarca il pediatra a questo proposito dopo tre tamponi richiesti al Dipartimento ed eseguiti martedì scorso, ancora non ho ricevuto alcuna risposta dal Distretto di riferimento. Se gestito così - conclude il medico - con tempi di attesa che si prolungano anche di cinque giorni, diventa difficile per le famiglie in primis e per noi pediatri, dare le risposte attese soprattutto da asili e scuole primarie, che richiedono la certificazione dopo il tampone».
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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