L'EVENTO
PESARO Si chiama Mattia il primo nato del 2022 nella provincia di Pesaro.

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Domenica 2 Gennaio 2022, 05:05
L'EVENTO
PESARO Si chiama Mattia il primo nato del 2022 nella provincia di Pesaro. Mattia è nato all'ospedale Santa Croce di Fano, dove con l'emergenza Covid è stato trasferito il punto nascita di tutta l'Azienda ospedaliera Marche Nord. E' figlio di Susi Lucarini di 37 anni e Marco Federici commerciante di Colli al Metauro. E' nato all'1.20, pesa 2 kg e 600 grammi ed è un bellissimo bambino. L'ultimo nato del 2021 invece è una bambina, anch'essa bellissima, che è venuta alla luce nella notte tra il 30 e il 31 dicembre, si chiama Viola, pesa 4 kg e 200 grammi, ed è figlia di Laura Ubaldi di 33 anni e di Alberto Petrucci operaio alla Profilglass, entrambi di Cartoceto. In totale sono stati 1.150 i bambini nati nel 2021 a Marche Nord, di cui 1.090 nel punto nascita di Fano, compresi 24 parti gemellari e 60 a Pesaro nel reparto Covid da mamme positive.
Neonati positivi
Solo nel mese di dicembre si sono verificati 10 parti da parte di mamme infette. Ci sono stati anche 2 bambini che sono risultati positivi alla nascita e un piccolo ha dovuto essere trasferito al Salesi di Ancona per le criticità riscontrate. «Piano piano ha evidenziato il direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia Claudio Cicoli si sta attenuando la diffidenza di molti cittadini, specie residenti a Pesaro, sul provvedimento di concentrare le nascite nell'ospedale Santa Croce di Fano. A una iniziale ritrosia che ha caratterizzato il primo semestre dell'anno, è seguito un aumento del 25 per cento delle nascite nel secondo. In effetti è migliorata la qualità assistenziale. Grazie alla concentrazione del reparto in un'unica struttura, ora possiamo contare sul lavoro di 2 medici di guardia, 3 ostetriche, 2 infermieri e un anestesista, 24 ore su 24; il che significa che siamo in grado di affrontare sia di giorno che di notte tutte le emergenze senza fare ricorso alle reperibilità». Non era così quando i punti nascita erano divisi tra Pesaro e Fano, dovendo dividersi anche il personale a disposizione. In effetti casi drammatici non sono mancati: partorienti, la cui maternità si era trasformata da un evento fisiologico a una forma patologica, una volta giunte in reparto hanno potuto entrare in pochi minuti in camera operatoria per essere sottoposte a parto cesareo, salvando loro stesse e il loro bambino. In realtà i parti cesarei sono calati in totale del 30 per cento e del 20 nelle mamme alla prima gravidanza. La presenza costante di un anestesista e di un'équipe medica e infermieristica di grande professionalità è in grado di praticare il parto indolore ad ogni richiesta, anche in questo caso sia di giorno che di notte. In totale le mamme che hanno chiesto di partorire in anestesia sono state il 18 per cento. Nel complesso, anche a Marche Nord come in tutta Italia il numero delle nascite è calato, vuoi per la tendenza delle famiglie a fare meno figli, vuoi per il dilagare della pandemia che, invece di favorire l'intimità all'interno delle giovani coppie, ha contribuito alla riduzione in atto. Cicoli a questo proposito non ha omesso un appello alla classe politica perché incentivi il sostegno alle famiglie che desiderino avere più figli, qualificando al tempo stesso oltre l'assistenza ospedaliera anche la presenza dei medici nel territorio, esigenza fondamentale questa per assicurare l'aumento delle nascite.
Massimo Foghetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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