IL CASO
PESARO Villa Marina, cinesi e russi si fanno avanti, ma ora servono le

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Martedì 17 Settembre 2019, 05:04
IL CASO
PESARO Villa Marina, cinesi e russi si fanno avanti, ma ora servono le offerte. Giovedì c'è l'asta, è il momento della verità. La zona mare inizia ad indossare il suo volto autunnale-invernale, con gli stabilimenti balneari che piano piano riducono gli ombrelloni, per arrivare alla chiusura stagionale. Per un vero rilancio, anche dal punto di vista turistico, l'area attrattiva della città ha bisogno di risposte sugli edifici vuoti e abbandonati, che siano gli alberghi chiusi, con le coperture dell'ordinanza anti-decoro che in alcuni casi sono diventate indecorose, tutte stracciate e ingiallite.
Il calvario
E poi c'è il buco nero del versante ponente, il comparto di Villa Marina senza più alcuna attività sia nella parte dell'ex colonia, sia in quella dell'ex impianto sportivo, e della ex Pesaro Studi. Dopo la terza asta andata deserta, la nuova asta, pubblicata sul sito dell'Inps, è stata fissata per giovedì 19 settembre. Due i blocchi in vendita: i 12 mila e 542 metri quadri del comparto con la colonia, ex scuola, convitto, piscina, per un valore di 6milioni e 550 mila euro. E il secondo lotto, per 2,6 milioni di euro, relativi alla zona sportiva, sull'altro lato di viale Trieste, che non è più utilizzata dopo il fallimento dell'ultimo gestore. Ad occuparsi della vendita dei due blocchi sarà ancora il notaio Emilia Costabile di Urbania: si sono sicuramente fatti vivi gruppi cinesi e russi, ma non hanno fatto fino ad ora offerte. Se anche quest'asta andrà deserta, Inps si fermerà e rifarà il punto della situazione.
Il ribasso
Rispetto alle precedenti aste, con valori superiori a 17 milioni di euro, si è scesi fino a circa 9 milioni di euro, anche se uno dei tre blocchi, quello della ex Pesaro Studi, non è più in vendita. Per quanto riguarda le possibili destinazioni del complesso, il presidente Inps Tito Boeri, aveva annunciato, durante le celebrazioni per i 120 anni della previdenza, che Villa Marina potrebbe rientrare tra i 22 immobili in disuso dell'istituto, destinati a diventare residenze per anziani. Pochi mesi fa il consigliere della Lega Giovanni Dallasta, davanti alla sensazione che trasmette quell'immobile di totale abbandono, aveva proposto, per l'impianto sportivo, che il Comune intercedesse con la curatela per un eventuale affidamento di transizione, a società locali e a prezzi simbolici. E così per Villa Marina quella in corso è stata la seconda estate con i teli di copertura, che servono almeno per nascondere la bruttura sottostante. In alcuni punti laterali, però, il vento, che in riva al mare nei mesi invernali tira molto forte, e le altre intemperie quest'estate hanno rovinati i teli, stracciati e sporchi, poi risistemati dall'Inps.
L'ordinanza
Poco più di due anni fa il Comune aveva emesso l'ordinanza, nella quale veniva indicato ai proprietari di superare la situazione di grave incuria del complesso edilizio, comportante pregiudizio al decoro e alla vivibilità urbana, mediante l'installazione di ponteggi e impalcature o altre modalità equivalenti opportunamente schermate da teli o pannelli. La copertura è avvenuta in tempi più lunghi, dopo la concessione di una serie di proroghe all'Inps.
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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