Farmaci, l'ultima droga Allarme per il Fentanyl

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Domenica 22 Settembre 2019, 05:04
IL FOCUS
PESARO Effetti dissociativi, antidolorifici, Fentanyl e chetamina. Il mondo delle droghe cambia e accanto ai grandi classici, emergono nuovi prodotti sintetici sempre più frutto di sperimentazioni e ricerche chimiche. Ma emergono anche nuove esigenze che devono soddisfare i bisogni più disparati, da quello del professionista a quello del giovane. Il Dipartimento dipendenze patologiche dell'Asur Area Vasta 1 segue la materia molto da vicino e ha uno spaccato della situazione pesarese. Ci sono casi che si rivolgono al privato per disintossicarsi, spesso se si tratta di persone ben inserite nella società, ma quello che emerge è una fotografia del territorio e dei suoi vizi.
L'evoluzione
Le persone in cura sono 1929, una crescita elevata pensando ai 1550 del 2014. Otto su dieci sono uomini. Le fasce d'età? Dai 14 anni ai 24 sono 226 in cura (12%), dai 25 ai 34 rappresentano il 19%. La fascia più rappresentata è quella tra i 35 e i 44 con un 28%. Poi fra i 45 e 54 al 26%. L'eroina la fa da padrona con 652 persone in cura, il 34% del totale. Ci sono 28 persone tra i 14 e i 24 anni, giovanissimi e già dipendenti. «L'eroina è una piaga costante spiega la dirigente del Ddp Giovanna Diotallevi non è mai passata di moda. Anche tra i giovani è diffusa. Sul mercato pesarese è molto presente, c'è tanta disponibilità e il costo si è abbassato». Un grammo può costare dai 50 ai 70 euro. «Quello che è cambiato è sicuramente il tipo di sostanze con cui viene tagliata. Sempre di più è abbinata a farmaci psichiatrici. I consumatori delle vecchie generazioni infatti non la vogliono quella di oggi, dicono che è tagliata male. Ma i giovani e gli adulti non si pongono il problema di quello che consumano. È un utilizzo inconsapevole».
Nuove e vecchie mode
Accanto all'eroina, la cocaina. Sono 222 le persone in cura (11,5%). Tra questi 16 under 24 e 86 tra i 35 e i 44. «Siamo in una società edonistica e prestazionale spiega Monica Marchionni, assistente sociale del Ddp non si tollerano più i deficit, per cui si ricorre a psico-stimolanti o tranquillanti. La cocaina viene utilizzata in tutte le fasce sociali, dall'operaio al professionista affermato. È un modo per mantenere il controllo di sé stessi e superare le pressioni. Ci sono persone che la consumano per rispondere alla perdita del posto di lavoro o alla precarietà, altre per proporsi in ottica di sfida. Ci sono stimoli che impongono l'autoaffermazione e le droghe pesante sono un aiuto in questo». Nelle ultime settimane arresti e sequestri di un chilo di cocaina purissima. Accanto a queste anche i farmaci.
La zona grigia
«Trattiamo casi di persone che accedono al mercato grigio e assumono antidolorifici e ansiolitici oltre i limiti spiega il sociologo Giampiero Ricino - È un sostegno alla vita, una scorciatoia. Stiamo assistendo a un aumento del consumo di Fentanyl, un oppioide antidolorifico. È molto sviluppato in America e Russia. Accanto a questi anche i cannabinoidi sintetici che hanno un effetto derealizzante così come la chetamina con capacità dissociative. Soprattutto tra i giovani c'è la voglia di ricercare lo sballo esasperato». Il Fentanyl è un oppioide sintetico molto più potente della morfina e al momento è una delle sostanze più acquistate sul mercato clandestino delle droghe nel dark web che viene recapitata per posta o per corriere come un normale pacco o busta. Considerato un farmaco essenziale nelle terapie del dolore, il Fentanyl è diventato ora l'oppioide sintetico più comune nelle morti per overdose soprattutto in America (vedi anche la recente morte dello chef italiano a New York). Sono 21 le persone in cura per disintossicarsi dal consumo di farmaci non prescritti. I giovani rappresentano un capitolo doloroso. Sono 260 in totale le persone in cura per dipendenza da cannabinoide, ma la grossa fetta è dei giovani da 14 a 24 anni: 136. Si riducono a 68 dai 25 ai 34.
Isolamento sociale
«Qui non arrivano mai da soli spiega Diotallevi ci sono situazioni di ricovero ed esplosione del caso. Spesso il consumo di droghe corrisponde a un'interruzione del percorso scolastico, ma anche all'isolamento sociale, la conflittualità in famiglia, la voglia di andare oltre le regole. O la mancanza di lavoro. C'è uno scarso livello di tolleranza di ansia e frustrazione, dunque le droghe sono un aiuto, ma in realtà squilibrano i rapporti, alterano il tono dell'umore fino a deresponsabilizzare i ragazzi. Nella società del consumismo si cerca di provare tutte le droghe, anche insieme e non se ne conoscono gli effetti. Si inizia molto presto, già alle medie».
Luigi Benelli
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