Bonus malus, attese abbattute «Tempi giusti nel 98% dei casi»

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Martedì 15 Ottobre 2019, 05:04
LA SANITÀ
FANO La sanità pubblica provinciale ha un primato: in 91 casi su 100 le prestazioni richieste dai cittadini sono erogate nell'Area vasta di riferimento, la numero 1. È il dato più alto nelle Marche nei tre mesi - dal primo giugno al 31 agosto scorsi - ed è considerato uno dei risultati più rappresentativi delle misure adottate dalla Regione per azzerare le liste di attesa attraverso il sistema del bonus malus. Se n'è occupato il governatore Luca Ceriscioli, ieri durante un incontro nella sede fanese dell'Asur in via Ceccarini 38.
«Confermato il trend regionale»
«I dati dell'Area vasta 1 sono ottimi ha affermato Ceriscioli e confermano il trend positivo regionale. Le prestazioni sanitarie brevi e differite sono soddisfatte in media al 98 per cento nei tempi giusti, grazie anche a 2.719 posti disponibili in più. Nel periodo di riferimento dal primo giugno al 31 agosto sono inoltre aumentate le prestazioni, passate dalle 14.581 del 2018 alle 17.478 del 2019». In questo quadro ha un ruolo fondamentale il sistema di monitoraggio messo a punto dalla sanità marchigiana, che risulta «unico in Italia: uno strumento prezioso di verifica e allo stesso tempo di programmazione». Il modello delle prenotazioni sanitarie nelle Marche è da ritenere «di alto livello su scala nazionale» e conveniente per il cittadino anche sotto il profilo economico: «Spende di meno ha proseguito Ceriscioli in quanto non deve più rivolgersi alla prestazione privata, ottenendola dal sistema pubblico». Un indicatore? «Il calo del 10 per cento relativo all'intramoenia, quindi all'attività libero-professionale svolta da dipendenti pubblici all'interno della loro struttura» ha spiegato Ceriscioli.
Gli obiettivi futuri
Tra gli obiettivi su cui lavorare per il futuro c'è il dato relativo alle prestazioni garantite dall'area vasta di appartenenza, che nel caso della nostra provincia si vorrebbe incrementare dal 91 al 100 per 100. Nel bilancio fornito ieri da Ceriscioli mancavano i dati relativi alle visite programmate, un criterio di priorità su cui si basa il sistema del bonus malus insieme con le prestazioni brevi (entro 10 giorni) e quelle differibili (da 30 a 60 giorni). Una volta assemblati anche i risultati ora mancanti, si progetta di ridurre il tempo delle visite programmate da 3 a 2 mesi. E anche questo, dunque, è un obiettivo come abbattere l'incidenza del malus. L'Area vasta 1 ha infatti un primato, ma negativo, anche per quanto riguarda la mancata disdetta della visita: dal 30 agosto al 14 settembre non hanno provveduto 172 persone su 580 in tutte le Marche. Di queste 172, avevano confermato l'appuntamento alla richiamata telefonica in 78. Nei loro confronti l'atteggiamento sarà più severo: riceveranno la richiesta di giustificare l'assenza e se non lo faranno, partirà subito una raccomandata con la cifra da pagare lo stesso al servizio sanitario.
Presentata l'app
«La mancata disdetta blocca posti che potrebbero essere disponibili per altri» ha sottolineato Ceriscioli. All'incontro fanese hanno inoltre partecipato l'assessore regionale Loretta Bravi, il consigliere delegato Federico Talè, il direttore generale Alessandro Marini e il direttore dell'Area vasta 1, Romeo Magnoni. Presentate le novità introdotte per facilitare l'accesso alle prestazioni sanitarie, come l'applicazione MyCupMarche che permette di prenotare e pagare on line grazie al codice identificativo della ricetta elettronica. L'attuale utilizzo della ricetta elettronica è pari al 62 per cento (era al 15 solo un anno fa), ma l'ambizione è di arrivare almeno al 90 per cento.
Osvaldo Scatassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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