Affitti light per le attività patto tra Erap e Comune

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Lunedì 13 Gennaio 2020, 05:04
L'ACCORDO
PESARO Patto tra il Comune di Pesaro, Erap (Ente regionale per l'abitazione pubblica) e Regione Marche per mettere a disposizione spazi oggi inutilizzati del patrimonio immobiliare dell'ente a beneficio di nuove attività che godranno di contratti di locazione a prezzo agevolato. Possono essere attività commerciali (negozi o locali), di servizi o imprenditoriali (laboratori, start up, ditte e via seguitando). Una bozza della convenzione, riferiscono i tecnici dell'Erap, è già sul tavolo della Regione per la firma che potrà materialmente dare avvio all'iniziativa che offre opportunità per chi ha voglia di investire su sè stesso.
La partecipazione
L'idea che sta alla base dell'accordo è partita dal bando regionale per la creazione d'impresa scaduto lo scorso ottobre, a cui hanno partecipato numerosi aspiranti professionisti e giovani imprenditori anche del Pesarese. Il servizio distaccato per le Politiche del Lavoro, coordinato da Maurizio Marinelli che ha sede al Centro per l'impiego di via Luca della Robbia, ha già inoltrato al Comune di Pesaro oltre una ventina di nominativi ammessi al finanziamento regionale per la creazione d'impresa e che potrebbero poi beneficiare degli spazi messi a disposizione da Erap. Ai soggetti beneficiari residenti nel comune di Pesaro o in provincia, verrebbe così data possibilità di presentare domanda agli uffici comunali per richiedere in affitto un locale di proprietà Erap a condizioni particolarmente agevolate.
Patrimonio immobiliare
I funzionari dell'ente regionale che seguono la partita riferiscono che nel patrimonio immobiliare messo a disposizione per incentivare nuove attività professionali e start up, rientrano locali ad uso commerciale sfitti e inutilizzati, di cui Erap è proprietario a Pesaro e Fano. Per quanto riguarda il Pesarese, parliamo di circa una decina di spazi di cui tre o quattro dislocati fra il centro storico e la zona mare. L'accordo consentirà ad Erap di riqualificare quegli spazi altrimenti sfitti e reimmetterli sul mercato a canoni calmierati, mentre l'Amministrazione comunale potrà spingere per l'arrivo di nuove attività in centro storico e zone limitrofe. Per il primo anno o per l'anno successivo, gli spazi ex commerciali saranno concessi a titolo gratuito, dopodiché scatteranno i canoni di affitto commerciale agevolati. Un'opportunità che può benissimo affiancarsi a quel pacchetto di interventi che l'Amministrazione comunale sta mettendo al servizio delle nuove attività attraverso agevolazioni sulle imposte e una mancata tassazione nei primi anni.
A bilancio
Restando in tema di locazioni c'è anche il recente annuncio della Regione Marche che assegnerà 2,8 milioni di euro ai Comuni per il sostegno alle locazioni. La somma è stata prevista nel bilancio regionale 2020. Proviene dalle economie registrate nel fondo inquilini morosi incolpevoli, finanziato annualmente dallo Stato.
«Negli anni sono stati registrati residui dovuti alla mancanza di richieste da parte dei cittadini e delle amministrazioni comunali - spiega la vice presidente Anna Casini, assessore all'Edilizia - Si sono liberate risorse che, sulla base della normativa nazionale, possiamo utilizzare per aiutare le persone, in difficoltà, a pagare gli affitti». Il riequilibrio tra ai due fondi «morosi incolpevoli e sostegno alle locazione» è favorito dal fatto che il primo ha registrato minori domande da parte dei marchigiani. È riservato ai 21 Comuni ad alta tensione abitativa. Possono accedervi i cittadini che non riescono a pagare l'affitto per la perdita del lavoro o per una riduzione del reddito a seguito della crisi economica.
Contributi
Il secondo concede contributi integrativi per le locazioni sulla base dell'incidenza dei canoni rispetto al reddito familiare (valore Isee). Le esigenze sono state sempre maggiori rispetto ai fondi statali disponibili. I Comuni dovranno ora farne richiesta alla Regione, trasmettendo il proprio fabbisogno emerso dalla graduatoria dei bandi comunali emanati. I 2,8 milioni verranno ripartiti per soddisfare le richieste relative al fabbisogno emerso nel corso dell'anno che si è appena concluso.
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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