È già sfida sulle preferenze Il voto dimentica le donne

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Martedì 25 Agosto 2020, 05:05
LE ELEZIONI
FERMO Ora il rush finale verso il voto del 20 e 21 settembre è davvero partito. Si attende solo che le commissioni elettorali diano il via libera alle candidature presentate venerdì e sabato. Insieme al capoluogo di provincia, rinnovano il Consiglio comunale 6 altri municipi del Fermano. Quello che emerge, dalle liste depositate, è una maggioranza maschile ancora molto pronunciata, sia nelle liste che per chi corre alla fascia tricolore.
Il caso
Fa eccezione in questo contesto solo Monterubbiano, dove invece si presenta una sfida tutta al femminile tra Meri Marziali ed Annamaria Albanesi, rispettivamente alla guida di ViviAmo Monterubbiano ed Idea Monterubbiano. In tutte gli altri Comuni chiamati alle amministrative, invece, la certezza è che i sindaci saranno uomini. A Montefortino, ad esempio, punta al terzo mandato Domenico Ciaffaroni, che dovrà vedersela con Francesco Petrocci. A Montelparo, sulla strada della terza elezione a primo cittadino di Marino Screpanti c'è Nazzareno Marcantoni. Dovranno fare i conti solo con il quorum, invece, i sindaci uscenti di Monteleone, Santa Vittoria in Matenano e Montottone. Nei tre paesi si è presentata infatti una lista unica a sostegno dell'amministrazione che ha guidato il Comune nell'ultimo quinquennio. Pronto a proseguire quindi Marco Fabiani a Monteleone, come Gianni Carelli a Montottone. Lo stesso dicasi per Santa Vittoria in Matenano: 5 anni fa le amministrative videro una sfida molto equilibrata con tre candidati arrivati al fotofinish, stavolta invece non c'è competizione. Basta che voti più del 50% degli aventi diritto, missione sulla carta abbastanza semplice, dato che contestualmente si vota anche per referendum sul taglio dei parlamentari ed elezioni regionali. In tutti i 6 Comuni la maggioranza maschile è evidente, fa eccezione solo la lista che sostiene Marcantoni a Montelparo, in cui uomini e donne sono equamente divisi. In tutti gli altri raggruppamenti, invece, preponderanza maschile oltre il 70%. Una situazione simile si registra anche a Fermo. Confronto tutto al maschile per conquistare la fascia tricolore tra il primo cittadino uscente Paolo Calcinaro e gli sfidanti Renzo Interlenghi, Stefano Fortuna e Lorenzo Giacobbi. Nei Comuni più grandi c'è l'obbligo di una presenza per ciascun sesso di almeno un terzo dei candidati. Complessivamente, su 343 candidati ad entrare da consiglieri a Palazzo dei Priori, ben 212 sono uomini contro le 121 donne. Ovunque maggioranza di uomini, le più vicine alla parità di genere sono L'altra Fermo (13-11), lista che appoggia Stefano Fortuna insieme al Movimento 5 stelle, e Non mi Fermo (17-15), gruppo della coalizione civica di Calcinaro guidato dall'assessore Mauro Torresi.
L'impegno
Sono tutti candidati gli 8 assessori uscenti, ma non sono i soli con esperienza in amministrazione. Hanno seduto in giunta anche Alessandro Bargoni e Maria Antonietta Di Felice ora in corsa con Calcinaro; Gianluca Tulli e Luciano Romanella alla guida della lista della Lega per Lorenzo Giacobbi. Figure con esperienza a palazzo comunale anche nelle liste di Renzo Interlenghi, con l'ex assessore Franco Menicali, l'ex presidente del Consiglio comunale Sandro Vallasciani, l'ex assessore provinciale Guglielmo Massucci e l'ex assessore a Porto Sant'Elpidio Federico Costantini. Con Stefano Fortuna ci sono invece Massimo Rossi e Peppino Buondonno, già presidente della provincia di Ascoli ed assessore di quella di Fermo.
Pierpaolo Pierleoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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