Utilizzo abusivo dei locali comunali Nuovo giro di vite

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Mercoledì 22 Maggio 2019, 05:04
LA BOZZA
ASCOLI Ora c'è una bozza di regolamento, a Palazzo Arengo per eliminare l'utilizzo abusivo, senza contratti e senza canoni, di immobili e locali di proprietà dell'ente. Dopo qualche anno dall'avvio della crociata per regolarizzare le posizioni di tutti coloro, tra persone fisiche, associazioni, circoli e quant'altro, che utilizzano beni comunali in molti casi da decenni, si è arrivati, quindi, ad un punto fermo dal quale ripartire. Dopo la mappatura e il censimento di locali comunali e loro utilizzatori avviata nel luglio dello scorso anno, gli uffici comunali relativi a patrimonio e bilancio, d'intesa con gli assessori Silvestri e Gibellieri, sono arrivati a definire le nuove regole che dovranno ridefinire l'uso di tutti gli immobili comunali. Si tratta, come detto, di una bozza che a questo punto la nuova Amministrazione comunale valuterà ed eventualmente sottoporrà all'attenzione di tutti i diretti interessati, dalle associazioni ai circoli e ai privati, per poi andare ad inquadrare ex novo i rapporti in essere e i nuovi rapporti di utilizzo che si dovessero attivare. Regole che prevedono, in ogni caso, contratti nero su bianco per tutti coloro che utilizzino spazi o immobili comunali, mantenendo, comunque, una linea di collaborazione con tutte quelle realtà, come molte associazioni di volontariato, che garantiscono comunque servizi e ruoli importanti per la città. Come detto, tutto il processo riorganizzativo era iniziato da un paio d'anni e dallo scorso luglio si era avviata la mappatura, considerando che per circa 50 casi di associazioni o circoli che utilizzavano locali dell'Arengo, era già stata avviata (e in qualche caso conclusa) la procedura di regolarizzazione, come emerso proprio dal censimento messo a punto dall'Ufficio patrimonio dell'Arengo lo scorso anno. Si era arrivati, quindi, a delineare una mappa di queste situazioni da regolarizzare tra cui rapporti senza contratto, oppure contratti ma magari con canoni irrisori o non pagati da tempo per morosità, o casi con utenze rimaste a carico dell'ente.
l. marc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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