IL REPORT
ASCOLI Potrebbero essere almeno 355 i nuovi posti di lavoro all'orizzonte,

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Sabato 20 Luglio 2019, 05:04
IL REPORT
ASCOLI Potrebbero essere almeno 355 i nuovi posti di lavoro all'orizzonte, per il Piceno che cerca di rialzare la testa, stando a quella che potremmo definire la mappa dell'occupazione che verrà, l'occupazione promessa e certificata dalle graduatorie dei vari bandi finora attivati, sia a livello ministeriale che dalla Regione. Una mappa che, calcolatrice alla mano, porta almeno ad un conteggio della speranza e della fiducia nelle aziende che investiranno che supera le 350 unità lavorative previste sulla carta, tra Area di crisi del Piceno, il bando regionale per aiutare la ripresa del made in Italy nelle zone colpite dal terremoto, il bando ministeriale Restart, il contratto di sviluppo. Questo per stare alle carte controfirmate, alle graduatorie, ai decreti e ai relativi finanziamenti stanziati sia a livello di Governo centrale che dalla Regione. Uno scenario in continua evoluzione ma che, dunque, dopo la mazzata subita dal territorio ascolano, apre qualche spiraglio di ottimismo in attesa della concretezza in tempi il più breve possibile. Il punto interrogativo, a questo punto, resta infatti sulla tempistica di attuazione degli investimenti e, quindi, delle assunzioni. Con la consapevolezza che, comunque, c'è ancora tanto da fare in questa direzione.
La mappa del lavoro
A fronte di uno scenario critico, per il territorio ascolano, per diversi settori economici, il Piceno prova a ripartire e a lasciarsi, pian piano, le ferite del sisma alle spalle. In questo senso, perlomeno il territorio si trova davanti una mappa di quello che possiamo definire il lavoro promesso, l'occupazione che verrà, stando a tutte le azioni e i bandi attivati per stimolare nuove assunzioni. Uno scenario che, fatti i conti ad oggi, prevede 355 possibili nuovi posti di lavoro programmati e finanziati tra Area di crisi, bando Restart, contratto di sviluppo e sostegno al made in Italy nelle zone del terremoto.
Le assunzioni
Iniziative a matrice ministeriale (in particolare il Ministero per lo sviluppo economico) e della Regione Marche. Nello specifico, per l'Area di crisi complessa del Piceno insieme alla Val Vibrata (fortemente volutadalla vice presidente regionale Anna Casini), per gli investimenti sopra 1,5 milioni di euro sono stati finanziati 5 progetti aziendali per investimenti complessivi di 19,5 milioni di euro che dovrebbero portare 87 assunzioni. A questi si aggiungono altre 40 assunzioni del Gruppo Sabelli che arriveranno grazie anche al contratto di sviluppo siglato con Ministero e Regione. Altro passaggio importante è quello del bando con i fondi Fesr che vede inserite in graduatoria per i finanziamenti 57 aziende picene che comparteciperanno a 29 dei 54 progetti complessivi da finanziare per arrivare a 120 assunzioni totali nelle zone terremotate. Infine, per un primo resoconto dei potenziali nuovi posti di lavoro in arrivo, altre 80 persone dovrebbero essere assunte da 4 aziende picene che hanno partecipato al bando ministeriale denominato Restart.
Le aziende
Tra le aziende che hanno presentato il progetto c'è anche la Terrenuove srl (che si occupa di bonifica e dovrebbe gestire quella dell'area ex Carbon) con un investimento ipotizzato di 8,4 milioni di euro. Lo spiraglio, dunque, ci sarebbe. Adesso, però si tratta di spalancare la porta ad investimenti e assunzioni, continuando a programmare nuove azioni per garantire al Piceno un futuro più solido.
Luca Marcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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