IL DOSSIER
ASCOLI I residenti nel Piceno vivono più a lungo rispetto alla

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Domenica 23 Gennaio 2022, 05:05
IL DOSSIER
ASCOLI I residenti nel Piceno vivono più a lungo rispetto alla media del ersto di Italia. La tendenza alla longevità, già molto accentuata in tutta la regione Marche, viene ora evidenziata da uno studio dell'Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
Le dinamiche
Il dossier, incentrato sulle principali dinamiche legate alla salute degli abitanti del territorio provinciale, punta i riflettori su un aspetto che era già stato individuato in passato ma che - in tempo di Covid- impressiona particolarmente, perché continua a mettere in luce l'ottimo risultato legato alla speranza di vita delle persone che nascono e crescono nel Piceno. Dal quadro complessivo si evince che nel 2020 l'età si è allungata sino agli 83,3 anni di media: un risultato eccezionale se si pensa che in regione si attesta sugli 82,9 e che si riduce ancora riferendosi al quadro italiano, che invece diventa pari ad 82.
Il risultato
Si tratta di dati raccolti dopo la prima ondata pandemica, quella che aveva coinvolto soprattutto gli anziani. Un dato che migliora il risultato già eccellente dell'anno precedente, il 2019, quando la speranza di vita nella provincia ascolana aveva toccato quota 84. È vero infatti che nel biennio preso in considerazione i numeri della longevità hanno fatto un piccolo passo indietro, dato che la speranza di vita su scala nazionale da 83,2 del 2019 è passata agli 82 anni del 2020 ed è meno marcato il calo nella provincia di Ascoli, attestandosi sugli 83,3 anni contro gli 84,1 anni del 2019. Il territorio provinciale si conferma quindi tra le aree maggiormente longeve d'Italia, sia nel confronto con la media regionale che con quella italiana. Cresce la consapevolezza che il risultato si debba ad una qualità complessiva della nostra vita ancora buona. Sempre in questo contesto emerge un altro dato positivo per il Piceno, stavolta nell'ambito della mortalità infantile, che si verifica con una frequenza addirittura dimezzata rispetto alla media nazionale: 1,5 contro 2,9 ogni 10 mila residenti. E se la vita si allunga, accade purtroppo che aumentino le patologie che colpiscono più frequentemente gli anziani. Lo studio mette in luce che le malattie tumorali e quelle legate al sistema nervoso nel sud delle Marche sono più accentuate che nel resto dello Stivale. In particolare, il dossier sottolinea che la mortalità associata a malattie tumorali è più elevata nell'Ascolano (9,0), sia rispetto al dato nazionale (8,5), che al dato regionale (8,1).
Inoltre, c'è un altro aspetto importante che caratterizza lo studio effettuato dall'Università Politecnica delle Marche, redatto in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ed elaborato dall'Istat, ed è quello della mortalità evitabile, voce che raggruppa tutti i casi che non coinvolgono persone sopra i 75 anni di età.
I decessi fino a 74 anni
Si tratta di decessi di persone di età sino ai 74 anni la cui causa di morte è identificata come trattabile o prevenibile. In Italia il tasso di mortalità evitabile è pari a 17 decessi ogni 10mila residenti, mentre il dato della regione Marche è migliore (14,9). In questo senso la provincia di Ascoli, con 16,6 decessi, è più vicina alla media nazionale. Un dato da tenere in considerazione perché dovrebbe diminuire grazie anche alla diffusione di stili di vita più sani e alla riduzione di fattori di rischio ambientali.
Filippo Ferretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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