L'amore che sfida la guerra, la vita che va avanti oltre l'incertezza e la paura del conflitto. In Ucraina nell'ultimo mese sono state ben 15.443 le coppie hanno deciso di non rinunciare a scambiarsi la propria promessa d'amore nonostante l'invasione russa. Matrimoni celebrati nei bunker antiaerei durante i bombardamenti, negli ospedali, ai checkpoint spesso in divisa militare. Brevi momenti di felicità in mezzo all'orrore. Che testimoniano la volontà di andare avanti, la voglia di molti giovani di non rinunciare a immaginare il futuro, di continuare a credere in un domani di pace.
Storie d'amore durante il conflitto
Tante sono le foto arrivate fino a noi, postate sui social e diventate subito virali. C'è la storia di Yaryna Arieva e Sviatoslav Fursin, lei 21 anni e lui 24, che si sono sposati il 24 febbraio nel primo giorno di invasione.
C'è poi la storia di Lesia Ivashchenko e Valerii Filimonov, due membri delle forze di difesa territoriale dell'Ucraina che dopo 20 anni di convivenza si sono scambiati il "Sì" lo scorso 6 marzo in mimetica ed elmetto in un posto di blocco vicino a Kiev: lei con un velo appuntato tra i capelli e un improvvisato bouquet in mano, lui accanto con indosso il giubbotto antiproiettile. A celebrare la funzione è stato il sindaco di Kiev Vitaliy Klychko, che ha postato il video con gli auguri agli sposi su Twitter.
E ancora ha commosso il web l'atto d'amore di un ragazzo che ha fermato la fidanzata a un checkpoint a Fastiv, vicino Kiev. Mentre lei si aspettava il controllo dei militari, tra questi è apparso il suo compagno che si è inginocchiato e le ha porto l'anello, mentre i suoi compagni riproducevano con il cellulare una colonna sonora. Non lontano, all'ospedale di Kiev, a scambiarsi la propria promessa d'amore sono stati due giovani medici, in un momento di pausa dal lavoro massacrante di questi giorni. Nel video diventato virale, si vedono i due ragazzi scambiarsi le fedi davanti a un medico più anziano e brindare circondati da colleghi e infermieri.
Ha fatto il giro del mondo anche la foto scattata a Rivne, nel nord-ovest del Paese, dove due giovani posano in divisa insieme, lei con un mazzo di fiori in mano. Dietro di loro, il palazzo del comune dove si sono detti il sì, circondato da barricate sacchi di sabbia di protezione.
Tante storie d'amore, tutte diverse, ciascuna con alle spalle il suo percorso durato anni o forse anche solo mesi e in cui la guerra è arrivata all'improvviso, cambiando tutto in pochi attimi. Scatti simbolo, che raccontano la guerra da un'altra prospettiva: quella di chi riesce ancora a immaginare la pace, un progetto di vita, un futuro.