La moda secondo Rocío Muñoz Morales: smoking e tacchi. E gli anelli dono di Raoul Bova

Rocío Muñoz Morales in Max Mara e gioielli Bulgari (foto Gianluca Saragò)
Rocío Muñoz Morales in Max Mara e gioielli Bulgari (foto Gianluca Saragò)
di Veronica Timperi
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 23 Marzo 2022, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 09:41

Essenziale, semplice ma sensuale, che racconti la propria personalità.

Così definisce il suo stile Rocío Muñoz Morales attrice, conduttrice e modella spagnola nata a Madrid nel 1988. Tutti ricordiamo il suo debutto nel cinema italiano nel 2012, quando il regista Paolo Genovese l’ha voluta in Immaturi - Il viaggio, film che oltre a dare slancio alla sua carriera le ha fatto incontrare il suo compagno, l’attore Raoul Bova, padre delle loro due bambine, Luna ed Alma. Di lì in poi è stato un successo dietro l’altro: l’abbiamo vista nel cast della serie Un passo dal cielo, sul palco della 65esima edizione del Festival di Sanremo accanto a Carlo Conti, Arisa ed Emma, al fianco di Sarah Jessica Parker in All Roads lead to Rome, e in Tu mi nascondi qualcosa con Rocco Papaleo. Rocío alterna cinema, tv e teatro. Nel 2021 ha condotto in tv Le Iene, mentre attualmente è su Amazon Prime con il film Tre Sorelle di Enrico Vanzina. Da febbraio è tornata in scena, a teatro, con lo spettacolo Fiori D’Acciaio, tratto dall’omonimo film.

Rocío qual è il suo rapporto con la moda?

«Ho un legame molto stretto perché penso che la moda sia una forma d’arte, un modo di espressione molto elevato. È uno specchio dei tempi, una modalità di raccontare chi eravamo, chi siamo e chi saremo attraverso il nostro stile».

Lei nasce modella vero?

«Nasco modella per caso, è stato un modo per guadagnarmi l’indipendenza, visto che vengo da una realtà umile e non volevo gravare sulla mia famiglia. Ho avuto la fortuna di lavorare in questo campo quasi subito ad alti livelli e lì mi sono resa conto che volevo altro. Da modella si è sentivo un po’ a servizio, con uno stilista, un fotografo, mentre io avevo bisogno di raccontarmi».

E quindi è diventata attrice. Non pensa che cinema e moda siano due mondi collegati?

«Sono vicinissimi. Pensate che a teatro e quando sto girando un film per entrare nella parte la prima cosa che faccio è allontanarmi il più possibile dal mio stile, dagli abiti che indosso normalmente. Attraverso il look del personaggio riesco a dargli un’anima».

C’è un personaggio nel mondo della moda che l’ha colpita?

«Ammiro tantissimo Armani. Sin dall’inizio ha raggiunto un compromesso creando una moda elevata che riesce a guardare alla società, all’umanità delle persone».

Quando apre il suo armadio cosa vede: ordine o caos?

«Sono una malata dell’ordine. Quando qualche amico viene a casa e vede l’armadio mi dice che sembra quello di una serial killer, tutto diviso per tipologia, materiali e colori. Proprio perché non dedico molto tempo a vestirmi nella vita di tutti i giorni, avendolo in ordine riesco a visualizzare subito il look che voglio indossare».

Come definisce il suo stile?

«Sono una grande sostenitrice del “less is more”. È semplice ed elegante, essenziale ma di carattere. Non mi piace che il capo che indosso diventi protagonista. Voglio che ad uscire fuori sia io, la mia personalità e non i miei vestiti, piuttosto gioco con i dettagli».

Scarpe: alte o basse?

«Ne sono ossessionata. Ho scarpe davvero di qualunque tipo. Al momento uso di più quelle basse, proprio per un’esigenza di vita, divisa tra famiglia e lavoro. Credo però che i modelli alti siano un’icona di sensualità».

Ha un designer di calzature preferito?

«Adoro Manolo Blahnik, la sua femminilità espressa nelle calzature. È evidente che lui ami le donne perché nelle sue calzature è racchiusa la nostra forza, la fragilità, la bellezza che abbiamo».

Le scarpe di Manolo Blahnik

A quale accessorio non rinuncia?

«Le borse che, da quando sono diventata mamma, ho declinato in versione zainetto Sebbene diano un tocco spensierato, leggero, al mio look lo trovo un accessorio di grande carattere».

Nella quotidianità ha uno stile easy ma sui red carpet come le piace vestire?

«Alla base c’è sempre il concetto: il meno è di più. Seguo molto il mio stato d’animo del momento. In generale non amo abiti pomposi. Mi piacciono tantissimo gli smoking da donna, li trovo più sensuali di una profonda scollatura».

Gli anelli ricevuti in regalo dalla mamma e dal compagno Raoul Bova

C’è qualcosa che guardando al passato non indosserebbe più?

«Non abuserei più del colore e dei capi stretti, indossati con gli stivaloni. Sicuramente toglierei molto ai miei look del passato, erano molto carichi rispetto a quelli di oggi. Ad esempio mi truccavo tantissimo mentre ora mi piace uscire anche solo con una crema idratante sul viso».

Il blazer Giorgio Armani

Oltre ai maglioni cos’altro ha preso in prestito dagli armadi altrui?

«È il contrario: io sono molto generosa ed apro spesso il mio guardaroba agli altri, soprattutto alle mie tre sorelle e a mia madre quando da Madrid vengono a Roma».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA