ANCONA - Si chiama Assegno unico e universale. Unico perché dal primo marzo assorbe tutte le misure a sostegno della famiglia, dal bonus premio nascita o adozione (bonus mamma domani), all’assegno di natalità (bonus bebè), fino all’assegno al nucleo familiare con almeno tre figli, gli assegni familiari e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni. Tutti i contributi tranne il bonus asilo nido, che resta valido. È universale perché è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico.
L’importo mensile va da un massimo di 175 euro a figlio per chi ha l’Isee inferiore a 15mila euro a un minimo di 50 euro a figlio per tutte le famiglie con Isee pari o sopra i 40mila euro oppure che non presentano l’Isee.
Il dossier
Le domande sono scattate dall’inizio di gennaio e fino a lunedì scorso nelle Marche sono arrivate all’Inps 48.806 domande per 80.971 schede per figlio: in particolare 25.405 sono state le domande inoltrate direttamente dai cittadini, 23.375 dai patronati e solo 26 attraverso i Contact center. L’assegno vale dal settimo mese di gravidanza fino a 18 anni di età del figlio, 21 se studia. A livello nazionale, l’Istituto di previdenza ha ricevuto 2.280.705 domande per un totale di 3.801.040 figli: la cifra che verrà percepita sostituisce «tutte le altre prestazioni e sarà erogata dall’Inps sull’Iban indicato dal richiedente - si legge in una nota a chiarimento dell’operazione -. Per coloro che percepiscono il Reddito di cittadinanza l’assegno verrà versato in automatico sulla carta RdC, senza bisogno di inoltrare alcuna domanda. Per tutti coloro che ne hanno già fatto domanda, comunicando correttamente l’Iban, l’assegno verrà corrisposto entro il mese di marzo».
Le differenze
L’Assegno unico e universale spetta ai nuclei familiari in cui ricorrono le seguenti condizioni: per ogni figlio minorenne a carico, per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza.
I genitori separati
Vale anche per ogni figlio con disabilità a carico, ma questa volta senza limiti di età. «Nel caso di genitori separati, divorziati o comunque non conviventi, l’assegno può essere pagato al solo richiedente o, anche a richiesta successiva, in misura uguale tra i genitori». Chi inoltra la domanda in sostanza deve dichiarare che le modalità di ripartizione sono state definite «in accordo con l’altro genitore e può indicare nella stessa domanda anche gli estremi dei conti dove pagare la quota di Assegno spettante all’altro genitore. In mancanza di accordo, il richiedente deve indicare che chiede solo il 50% per sé. In questo caso, l’altro genitore dovrà successivamente integrare la domanda fornendo gli estremi dei propri conti». La domanda per beneficiare dell’assegno è annuale e riguarda le mensilità comprese nel periodo tra il mese di marzo dell’anno in cui è presentata la domanda e il mese di febbraio dell’anno successivo.
I dettagli
La nuova misura tra meno di una settimana ma se si farà domanda entro il mese di giugno non si perde un solo euro di arretrati. Nelle Marche fino ad oggi sono stati 69.620 beneficiari dell’assegno familiare nel settore privato, in 4.051 hanno percepito l’assegno familiare per tre figli minori concesso dai comuni. Il premio nascita nel 2020 è stato erogato a 10.075 persone mentre l’assegno di natalità a 8.266 marchigiani.
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