ANCONA Occhio alle polmoniti, perché i rischi per il motore del nostro apparato respiratorio non vengono solo dal Covid. Nell’ultima rilevazione prima dell’emergenza sanitaria, era emerso che nelle Marche in un anno, il 2019, i morti di polmonite erano stati 319, 160 uomini e 159 donne. Poi è arrivato Sars-Cov-2 e c’è stata un’ecatombe, con 4.187 vittime correlate all’epidemia in 32 mesi in massima parte dovute proprio a complicanze polmonari.
Il bilancio
Un bilancio fatto dall’assessorato regionale alla Sanità in occasione della Giornata mondiale contro la polmonite, celebrata ieri e istituita nel 2009 da Unicef e Organizzazione Mondiale della Sanità proprio per evidenziare la gravità della patologia e migliorarne il trattamento e la profilassi, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. «La polmonite resta la terza causa di morte in Europa, insieme alle altre malattie respiratorie - ha ricordato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamanrtini - in Italia è responsabile di oltre 14mila decessi ogni anno, secondo l’Istat, colpendo soprattutto la popolazione over 65».
L'occasione
La Giornata Mondiale contro la Polmonite è l’occasione per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e sul ruolo fondamentale che, ancora una volta, hanno i vaccini. Regione Marche sottolinea anche l’importanza della vaccinazione anti pneumococco, che protegge da un batterio che può provocare polmoniti importanti ed altre patologie, è raccomandata in età pediatrica ed anche negli adulti con patologie specifiche e a tutte le persone con 65 e più anni, un vaccino che può essere fatto simultaneamente a quello anti-influenzale. «Noi abbiamo a disposizione più tipologie di vaccini - ricorda Saltamartini -l’offerta gratuita viene fatta ai bambini, ai maggiorenni con patologia ed ai 65enni, ma la vaccinazione è aperta a tutti in più formulazioni anche a pagamento. Sono armi importanti per difenderci dalla malattia».