Marche, 60 insegnanti in più per l’educazione motoria. Da settembre due ore aggiuntive nelle V delle Primarie, rebus organizzativo per i rientri

Una palestra scolastica nelle Marche
Una palestra scolastica nelle Marche
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 25 Maggio 2022, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 14:19

ANCONA - Una novità prevista dall’ultima legge di bilancio e fortemente voluta dalla jesina Valentina Vezzali, sottosegretaria allo Sport: alla primaria le attività didattiche vengono integrate con la presenza del docente di educazione motoria. In particolare, nell’anno scolastico 2022/2023, si comincerà con due ore aggiuntive nelle classi quinte, che nelle Marche sono 651 - 453 tempo normale e 198 tempo pieno -, per un totale di ore da coprire pari a 1300.

Per sopperire a questo fabbisogno aggiuntivo, nei prossimi mesi andrà indetto un concorso, così da immettere i docenti direttamente in ruolo. Ma se non si riuscisse entro settembre, la legge di bilancio prevede la possibilità di attribuire gli incarichi utilizzando le supplenze.


I rientri
L’orario standard per le scuole primarie è di 24 ore, ma già adesso la quasi totalità si assesta sulle 27. Con l’introduzione delle due ore aggiuntive di educazione motoria, si arriverà a 29, cosa che implicherebbe la necessità di prevedere i rientri per gli studenti.

Una rimodulazione a cui scuole e famiglie dovranno far fronte, anche in termini organizzativi. Ed è già partito il tam tam per il prossimo anno.


Le stime
Quanto ai fabbisogni di organico delle scuole, il ministero dell’Istruzione stima che nelle Marche serviranno 59 nuovi posti per l’insegnamento dell’educazione motoria. In generale, per le scuole primarie, i posti comuni dell’organico docenti 2022/2023 - comprensivi di quelli per l’educazione motoria - sono stimati in 4901 unità, mentre quelli di potenziamento si assestano sulle 517 unità. A questi, si aggiungono i 1090 posti di sostegno.

«Introdurre l’insegnamento di educazione motoria nella scuola primaria, affidato a docenti specializzati, rappresenta un risultato che si attendeva da oltre 60 anni ed è un punto fondamentale per la rivoluzione culturale sportiva del nostro Paese», aveva sottolineato in una nota la sottosegretaria Vezzali, all’indomani dell’approvazione della misura, parlando di «giorno storico». Ora resta solo da capire quali saranno le tempistiche del concorso per coprire le ore aggiuntive e quanto graverà sulle scuole, in termini organizzativi, la rimodulazione degli orari.

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