Norme anti Covid a scuola, Regione Marche contro Governo: «Ignorata la ventilazione meccanica. Noi capofila»

Norme anti Covid a scuola, Regione Marche contro Governo: «Ignorata la ventilazione meccanica»
Norme anti Covid a scuola, Regione Marche contro Governo: «Ignorata la ventilazione meccanica»
di Martina Marinangeli
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Domenica 7 Agosto 2022, 01:10 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 18:56

ANCONA - Con agosto appena iniziato, parlare di rientro a scuola può sembrare prematuro, ma in realtà è proprio questo il mese nevralgico per organizzare un ritorno sui banchi a prova di varianti Covid. Con la prima campanella pronta a suonare il 14 settembre, non c’è tempo da perdere. Non a caso, l’Istituto superiore di sanità - di concerto con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - ha pubblicato le linee guida per la «mitigazione delle infezioni da Sars-CoV-2 in ambito scolastico per anno 2022 -2023».

Un documento che riguarda le Primarie e le Secondarie e che tiene conto del quadro attuale di diffusione del contagio, pur contemplando ulteriori interventi da modulare progressivamente in base alla valutazione del rischio e al possibile cambiamento del quadro epidemiologico. 


Marche contro Governo
Tra le misure previste, l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per personale scolastico e studenti a rischio di sviluppare forme severe di Covid, sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria degli ambienti in presenza di uno o più casi confermati, e ricambi d’aria frequenti.

Un approccio che ha attirato le critiche dell’assessore all’Edilizia scolastica Francesco Baldelli, secondo il quale «la montagna ha partorito un topolino: il Governo e le sue strutture non hanno avuto coraggio. Eravamo in attesa di linee guida per diffondere criteri tecnici di utilizzo della ventilazione meccanica nelle scuole. Invece ci ritroviamo un parere generico o poco più. Nel documento - punta il dito Baldelli - non c’è traccia di indicazioni specifiche né di requisiti minimi per l’utilizzo di apparecchi di Vmc, ma solo un compendio di raccomandazioni e inviti all’uso di mascherine, al lavaggio delle mani, all’apertura delle finestre per il ricambio d’aria, ai distanziamenti». Una delusione non da poco per le Marche capofila nazionale in questo progetto. «Siamo la prima e unica regione

d’Italia ad aver affrontato in maniera strutturata la questione del benessere in aula - ricorda l’assessore -. Due bandi destinati a Comuni e Province, proprietari degli edifici, risorse per 9 milioni di euro, 2.250 impianti da installare in altrettante aule frequentate da 34mila ragazzi. Ed è stato possibile toccare con mano i risultati dello studio della Fondazione Hume che ha dimostrato come l’installazione nelle aule di apparecchi Vmc opportunamente dimensionati, abbatta il rischio di contagio di oltre l’80%. Le Marche hanno fatto da apripista a livello nazionale, ma oggi - l’amara constatazione - ci ritroviamo ancora orfani di linee guida necessarie ad adottare l’efficace tecnologia della Vmc».

Le cifre
Declinando il progetto in cifre, la Regione ha portato avanti gli interventi in tre distinte tranche. La prima - nel 2021 - da 2 milioni di euro, ha finanziato 500 impianti di Vmc, coinvolgendo 62 scuole e 7750 studenti. Poi, sempre lo scorso anno, ne è stata deliberata una seconda, più corposa, da 4 milioni di euro per 1000 impianti. In questo caso, gli istituti in cui è stata utilizzata la tecnologia della ventilazione meccanica sono stati 124, per un totale di 15.100 studenti coinvolti. «In questi giorni - fa sapere Baldelli - abbiamo poi pubblicato il decreto per la terza tranche da 3 milioni», inseriti nel Bilancio di previsione 2022/2024, che finanzieranno 750 impianti in 94 scuole, coinvolgendo 11mila studenti. «Ci vuole un Piano Marshall per la scuola, utilizzando l’1% delle risorse del Pnrr per dotare di impianti di Vmc le aule d’Italia.

L’Associazione Nazionale Presidi ha calcolato che servirebbero 2,4 miliardi di euro per dotare i 40mila edifici scolastici di Vmc, ma il Dl Sostegni del 2021 ha stanziato solo 150 milioni, poco più di una mancia - l’affondo dell’assessore - che testimonia non solo la scarsa attenzione nei confronti della scuola, ma anche la mancanza di visione verso l’officina del nostro futuro». Intanto, la Regione ha stanziato altri 50mila euro per la realizzazione di uno studio sugli effetti della ventilazione meccanica sulla qualità dell’aria negli ambienti chiusi in setting scolastico: verificata nella prima fase di monitoraggio l’efficacia di questa tecnologia nel contrasto alla diffusione del Covid, la successiva analisi riguarderà gli effetti in termini di riduzione dell’inquinamento dell’aria.

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