Arriva Euphoria, rosato esuberante per bere l’estate. A Staffolo la cantina La Staffa

Riccardo Baldi
Riccardo Baldi
di Andrea Fraboni
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Mercoledì 15 Giugno 2022, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 09:45

Una grafica provocante, un colore decisamente sexy e, ciò che conta maggiormente, una grandissima bevibilità in piena sintonia con il terroir in cui nasce: la cantina La Staffa brinda all’arrivo dell’estate con il nuovo vino Euphoria, un rosato esuberante e sbarazzino che nasce da uve Montepulciano in purezza e strizza l’occhio ai wine lovers più giovani. Sui colli di Staffolo, dove si è ritagliato un ruolo sempre più importante tra i produttori di Verdicchio dei Castelli di Jesi, Riccardo Baldi continua a dimostrare grande voglia e capacità di sperimentare, trovando letture innovative e allo stesso tempo fedeli alla cifra enologica territoriale.

Ispirandosi nel nome e nell’etichetta alla fortunata serie televisiva che negli ultimi anni ha fatto scalpore tra il pubblico dei millenials, il rosato Euphoria si distingue per freschezza e piacevolezza grazie all’acidità e alla mineralità che contraddistinguono i suoli calcarei di quest’angolo dei Castelli di Jesi e che rendono anche un vitigno ricco e tradizionalmente austero come il Montepulciano disponibile a interpretazioni moderne e in linea con il gusto contemporaneo. «Euphoria è prima di tutto un vino divertente - sottolinea Riccardo Baldi, 32 anni, vignaiolo titolare de La Staffa- perché ci siamo divertiti a immaginarlo, a produrlo e ora ci divertiamo a berlo. Conservando i tratti salienti del Montepulciano, i profumi fruttati e l’eleganza, esprime l’anima più fresca del territorio grazie alla spremitura diretta delle uve. È un rosato versatile e decisamente estivo, un racconto spensierato del Montepulciano in un periodo in cui tutti noi abbiamo bisogno di spensieratezza e di cogliere il lato rosa della nostra vita». Ideale da stappare al momento dell’aperitivo, si sposa bene con crudità di mare e piatti di pesce. Ma c’è una visione d’insieme. Artigianale, biologico, classico: è il personale “abc” del buon Verdicchio dei Castelli di Jesi secondo Baldi, al timone dal 2009 dell’azienda agricola di famiglia a Staffolo, fondata nel 1992 dallo zio Luigino. Oggi La Staffa si estende su 12 ettari di vigneto coltivati prevalentemente a Verdicchio, 7 in Contrada Castellaretta e 5 in alcuni appezzamenti vicini, a un’altezza che varia tra i 400 e i 500 metri. Interventi minimi, rispetto della natura e parola al territorio: sono i tre concetti chiave del credo produttivo di Baldi, che nel 2021 è stato premiato come Best Winemaker under 35 ai Food&Wine Italia Awards 2021 in occasione dell’evento Vinòforum di Roma. Tra i vini di punta dell’azienda spiccano il pluripremiato Verdicchio Riserva Docg Classico “Rincrocca” (Tre Bicchieri Gambero Rosso, Vino Slow per Slow Wine e Cinque Grappoli Bibenda) e il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico “Selva di Sotto”, che nasce dalla vigna e attraverso una vinificazione in iperossidazione diventa un vino di grandissime longevità. Dal suo arrivo a oggi Riccardo Baldi ha trasformato una piccola cantina con una produzione poco più che amatoriale in un’azienda vitivinicola di riferimento per il territorio, che produce 50mila bottiglie l’anno ed esporta il 50% dei suoi vini all’estero. Stati Uniti, Francia, Russia, Giappone e nord Europa sono i mercati in cui il Verdicchio de La Staffa si è fatto sempre più apprezzare negli ultimi anni, diventando una presenza fissa nella carta dei vini di importanti ristoranti come il Marea a New York, il George V a Parigi e il Molto Buono a San Pietroburgo.

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