Ansia, gastrite e ipertensione, ecco le malattie al tempo del Covid

Ansia, gastrite e ipertensione, ecco le malattie al tempo del Covid
Ansia, gastrite e ipertensione, ecco le malattie al tempo del Covid
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Domenica 13 Dicembre 2020, 06:40

ANCONA  - I marchigiani hanno problemi di pressione, un fragile apparato digerente e qualche ansia ma non sono certo un popolo di depressi. È la fotografia dei dati Iqvia, leader mondiale nell’elaborazione e analisi dei numeri in ambito healthcare, relativi ai primi dieci mesi del 2020 tutti all'insegna del Covid.


Tra i farmaci che vengono acquistati con il contributo del sistema sanitario nazionale spicca il consumo di cardio aspirina, di gran lunga il farmaco best seller.

Al secondo posto c’è un medicinale diuretico che si assume soprattutto per ridurre la pressione e, al terzo posto, un disinfettante intestinale. Va sottolineato come, considerando la top ten, ben quattro posti sono occupati da medicinali necessari per controllare la pressione sanguigna. A livello di valore, tenendo conto del costo del farmaco, i medicinali per curare l’osteoporosi, l’asma e l’intestino occupano i tre gradini del podio. Tra i farmaci non inseriti tra quelli a contributo pubblico, l’apparato digerente è il sorvegliato speciale. Al quarto posto troviamo un ansiolitico.

Per trovare un anti depressivo bisogna scendere fino alla posizione numero 12. «Acidità di stomaco e malattie metaboliche sono le patologie più frequenti che ascoltiamo» commenta Marco Meconi, vicepresidente Federfarma Marche. «Riceviamo anche richieste di antibiotici ad ampio spettro ma nelle Marche il consumo di questo tipo di medicinali è inferiore alle altre regioni italiane». Anche le farmacie delle Marche, così come in Italia, hanno risentito della pandemia e del lockdown. I minori spostamenti della popolazione insieme con l’utilizzo delle mascherine hanno ridotto le patologie e di conseguenza anche il bisogno di farmaci per contrastarle. E se qualcuno pensa che mascherine e gel disinfettante abbiano fatto la fortuna dei farmacisti, si sbaglia.

Nei primi dieci mesi del 2020 il fatturato delle farmacie marchigiane è sceso del 7,8% rispetto all’analogo periodo del 2019. Una riduzione molto più marcata rispetto agli ultimi anni. «Le variazioni di fatturato erano state sempre molto contenute e il 2020 rappresenta, anche sotto questo aspetto, un anno particolare» osserva Meconi che prosegue: «Se vogliamo completare l’analisi, occorre dire che i costi fissi sono cresciuti. Basti pensare alle spese per la sanificazione dei locali, per l’adeguamento strutturale e per la più frequente rotazione del personale messo sotto stress dalla situazione». Le farmacie di passaggio e quelle presenti nelle località turistiche hanno sofferto di più di altre. A dispetto del lato economico, nel 2020 si sono mossi primi passi per trasformare le farmacie da mere dispensatrici di farmaci ad attività che erogano servizi. Sono diventate infatti punto di prenotazione di esami sanitari e da qualche giorno erogano il servizio dei test sierologici. E da mercoledì 16, in 35 farmacie marchigiane saranno distribuiti saturimetri che per 10 giorni rileveranno i dati necessari per una elaborazione statistica.

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