Accesa la Lampada per l'Italia
Tarantola: "Un gesto simbolico"

Accesa la Lampada per l'Italia Tarantola: "Un gesto simbolico"
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Lunedì 8 Settembre 2014, 17:35 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 15:30

LORETO - Sono onorata ed emozionata per essere stata chiamata ad accendere la Lampada per l'Italia. Un gesto simbolico, inteso come stimolo a operare su indicazione di papa san Giovanni Paolo II per il sostegno alle varie realt politiche, culturali ed economiche del Paese. Così la presidente della Rai Anna Maria Tarantola prima di accendere nella Basilica di Loreto la Lampada per l'Italia, in occasione della Festa della Natività di Maria.

La Lampada viene illuminata dal 1998 da eminenti personalità del mondo culturale, politico e sociale italiano, tra cui il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2002 e l'anno scorso dal presidente del Senato Pietro Grasso.

La Lampada, stimolo per i cristiani a illuminare come fiaccola della verità l'agire umano, rappresenta per Tarantola «l'impegno costante che tutti dobbiamo avere per affrontare il difficile momento storico che stiamo vivendo e gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento della vera pace. In questo senso ognuno deve fare la sua parte senza aspettare che altri facciano le cose al nostro posto».

«Stiamo assistendo a manifestazioni barbare e disumane che nulla hanno a che vedere con la religione e con l'Islam». Così l'arcivescovo Giovanni Tonucci, delegato pontificio di Loreto, riferendosi alle persecuzioni delle comunità cristiane nel mondo, in occasione della Festa della Natività di Maria e dell'accensione della Lampada per l'Italia a Loreto ad opera della presidente della Rai Anna Maria Tarantola.

«Il momento è terribile - ha continuato Tonucci - con i cristiani perseguitati e il sorgere di un fanatismo pseudo religioso, che sta raggiungendo livelli insostenibili. Basti pensare al modo in cui vengono trattate le donne: come merce da usare e rigettare. Di fronte a questa realtà - ha concluso il delegato pontificio - occorre fare un appello per un intervento forte che distrugga questo cancro, che sta eliminando una parte della nostra umanità».

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