Giornata delle Marche, premio a Menichelli
​E Giannini recita l'Infinito di Leopardi

La Giornata delle Marche
La Giornata delle Marche
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Giovedì 10 Dicembre 2015, 20:40
ANCONA - Celebrata oggi ad Ancona la Giornata delle Marche 2015, con una cerimonia alla Mole Vanvitelliana di Ancona in concomitanza con la festa della Madonna di Loreto e con l'anniversario della Dichiarazione dei Diritti Universali dell'Uomo.


Una festa - ha ricordato il presidente della Regione Luca Ceriscioli - nata in una fase in cui si vedeva «una comunità che andava verso la crescita e il benessere». Oggi, «dopo anni di crisi», la celebrazione dell'identità marchigiana deve essere quindi, secondo il governatore, un'occasione «per stare a fianco dei marchigiani in lotta per il lavoro», oltre che per rinsaldare il legame con i marchigiani all'estero (un centinaio le associazioni nel mondo) e per ribadire la vocazione «plurale» della regione, all'insegna della coesione di persone e cose diverse.

Una vocazione ulteriormente rafforzata - ha detto ancora Ceriscioli - dal ruolo che le Marche stanno giocando nella Macroregione Adriatico Ionica. «Le Marche, il territorio, la comunità» il tema dell'edizione 2015, anno di Expo Milano, con l'attenzione puntata in particolare su territorio, agricoltura e attività dei sei Gal, «un'esperienza particolarmente positiva» secondo il coordinatore Riccardo Maderloni.

E proprio la tutela del territorio è stata inserita dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo tra le prossime sfide per le istituzioni, oltre alle nuove povertà e all'integrazione dei nuovi marchigiani.

Il Picchio d'oro della Regione Marche è stato consegnato all'arcivescovo di Ancona Osimo, card. Edoardo Menichelli. Il quale ha tracciato un bilancio dell'anno che ha visto l'arrivo, per lui inatteso della porpora cardinalizia.

«Un anno di doni inaspettati, che accolgo con gioia, doni che mi danno l'occasione per riflettere sulla mia vita e la forza per andare avanti nella normalità». Poi ha ammesso di spostarsi a bordo della sua Panda «con la targa del corpo diplomatico. So che è strano - ha sorriso - ma è così».

Il Premio speciale del presidente della Giunta è andato all'azienda Giovanni Giusti di Montignano di Senigallia, produttrice di «Bolla rosa», lo spumante rosato servito a Obama e Putin durante il pranzo dei capi di Stato nell'ambito dell'assemblea generale dell'Onu.

Ma oltre al valore della figura pastorale di Menichelli e di quello delle imprese agricole, le Marche sono state celebrate da Giancarlo Giannini e dal figlio Adriano, entrambi attori, registi e doppiatori, raramente insieme su un palco: il primo impegnato con la sua voce calda in letture di scrittori e poeti da Dante a De Montaigne, a lady Margaret Collier, a Paolo Volponi, fino all'Infinito di Leopardi.

«Meglio di Dustin Hoffmann, voi che dite?» ha osservato Ceriscioli, con un frecciata alla campagna pubblicitaria di qualche anno fa, con l'attore americano come testimonial alle prese con i versi del poeta di Recanati.

Il secondo ha invece offerto un'anticipazione del corto che girerà nelle Marche a partire da gennaio: «si svolge due milioni di anni fa - ha spiegato -, quindi servivano paesaggi incontaminati».
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