Bruschini, direttore Atim: eventi su misura per i Paesi collegati con Falconara: «Si deve allungare la stagione»

Bruschini, direttore Atim: eventi su misura per i Paesi collegati con Falconara: «Si deve allungare la stagione»
Bruschini, direttore Atim: eventi su misura per i Paesi collegati con Falconara: «Si deve allungare la stagione»
di Véronique Angeletti
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Mercoledì 11 Ottobre 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 12:08

Marco Bruschini, direttore dell’Atim, Agenzia turismo ed internalizzazione delle Marche: come è andata la Vacanza nelle Marche quest’estate
«Parlo del turismo in una chiave di internazionalizzazione». 

Cosa vuol dire?
«Che la nostra agenzia sta costruendo un sistema di relazioni per aumentare l’incoming di turisti nelle Marche e l’outgoing delle produzioni delle imprese verso i mercati internazionali. Motivo per cui abbiamo lavorato molto sui voli da e verso l’aeroporto Sanzio». 

Quindi, le politiche della regione Marche puntano sul turista straniero? 
«Sì ma non solo perché i voli di continuità collegheranno le Marche al resto dell‘Italia.

Intanto, lavoriamo per concretizzare molte operazioni all'estero». 

Quali?
«ll nuovo volo verso Amsterdam avvicina il turista olandese, come quello su Parigi, o ancora su Vienna e su Londra. Senza trascurare il mercato americano. Durante la convention delle Camere di Commercio di tutto il mondo che si sono riunite nelle Marche a giugno abbiamo chiuso accordi fondamentali con quella del Texas. E questo ci consentirà di raggiungere New York con il supporto dell‘Ice». 

Quali sono le lezioni che trae dall’andamento della passata stagione turistica? 
«Innanzitutto, che i risultati raggiunti nel 2022 erano dati falsati dalla pandemia. Dati in un certo senso drogati dal post Covid che impediva agli italiani di viaggiare all’estero. Poi, la guerra in Ucraina, l’alluvione e l’inflazione. Ma ci sono altri dati da prendere in considerazione».

Ovvero?
«Il concetto stesso della stagione è cambiato e deve prenderne atto sia chi imposta le politiche per attirare il turista, sia chi lavora nel comparto».

Può spiegare meglio?
«Non c’è più la stagione a cui finora eravamo abituati. Cioè, quella tradizionale che andava dal 1°maggio al 15 settembre. E questa è una delle conseguenze dei cambiamenti climatici di cui devono essere consapevoli tutte le istituzioni, gli operatori, le associazioni, l’organizzazione dell’accoglienza e dell’ospitalità». 

Cosa suggerisce?
«La stagione, almeno quella balneare, deve iniziare magari dal 1° giugno e tenere conto di quest’estate che si allunga fino al 31 ottobre. E quindi, dobbiamo adeguare tutte le misure per accompagnare la stagione turistica balneare al di là del 15 settembre e promuovere queste nuove date. Ma più di tutto dobbiamo iniziare a ragionare con i programmi delle vacanze dei turisti stranieri non solo con il calendario delle vacanze italiano».

Cosa significa? 
«Dobbiamo fare delle proposte al mercato seguendo le loro abitudini, le loro usanze, la loro opportunità di vacanze. Prendiamo il mercato tedesco: ci sono dei ponti, delle feste, delle ricorrenze, delle pause scolastiche che danno spazio a delle minivacanze in famiglia. Prendiamo il mercato belga, dove le vacanze scolastiche sono diverse a seconda che si viva in Fiandra o in Wallonia. Ed è questo che dobbiamo fare: organizzare degli eventi che promuovano proposte cucite su misura su paesi ottimamente collegati con il nostro aeroporto». 

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