Biocerto, il primo strumento per la tracciabilità dei prodotti biologici

La splendida campagna marchigiana
La splendida campagna marchigiana
di Carla Passacantando
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Giovedì 24 Febbraio 2022, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 20:17

Nelle Marche è nato un progetto innovativo per la tutela delle produzioni locali al fine di mantenere la biodiversità sul territorio. Grazie, infatti, ai fondi messi a disposizione con il Piano di sviluppo rurale 2014/2020 è stato finanziato il progetto Biocerto, Blockchain isotopic origin, certificazione e tracciabilità sull’origine biologica dei prodotti. L’innovativo progetto prevede l’utilizzo della tecnologia blockchain per la tutela delle produzioni biologiche locali.

Con Biocerto ora si sta analizzando la filiera produttiva del vino autoctono marchigiano, ma il sistema può essere utilizzato per tutti i prodotti anche non agricoli. Oggi la tracciabilità dei prodotti agroalimentari a difesa e supporto del made in Italy è uno degli argomenti maggiormente discussi tra gli operatori del settore per i numerosi vantaggi che essa può apportare in termini di controllo e affermazione del marchio. Oltre ai requisiti di legge sempre più stringenti, la tracciabilità risponde a una domanda crescente di informazione e di fiducia da parte del consumatore.
L’obiettivo
L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare una tecnologia che consenta di tutelare la biodiversità e le produzioni di qualità delle Marche attraverso una tecnica analitica, tecnologia blockchain unita all’analisi isotopica Ams, che permette la creazione di una carta di identità digitale di un territorio e di un prodotto e migliorare la qualità e la sicurezza degli alimenti. L’Ams consente di certificare la genuinità del prodotto e di distinguere due molecole organiche uguali, ma isotopicamente diverse perché di origini in zone geografiche diverse, da materie prime o da processi di lavorazione differenti. E così attraverso l’uso della blockchain, unita a tecniche di analisi isotopiche, è possibile tracciare ed identificare l’origine geografica dei prodotti e creare una carta di identità isotopica registrata nella blockchain che potrà essere verificata da chiunque. Con Biocerto è possibile certificare l’origine geografica degli alimenti attraverso lo studio di un sistema infallibile, non modificabile. In sostanza attraverso un fingerprint device, dispositivo di impronta digitale, è possibile analizzare il prodotto e verificare la sua corrispondenza con la carta di identità isotopica registrata nella piattaforma blockchain. Il dispositivo intelligente confronta le sue analisi con le informazione isotopiche di origine precedentemente registrate criptograficamente nel libro mastro della blockchain ed in pochi secondi rivela i risultati di congruità.
La piattaforma
Il progetto prevede una piattaforma digitale per la gestione delle aziende agricole, dei prodotti e delle fasi di registrazione dei dati di analisi e l’integrazione con una app mobile unita all’utilizzo di dispositivi IoT, smart tags o qr-code, che possono identificare in maniera univoca il singolo prodotto confrontandolo con la copia digitale registrata su blockchain.

Il gruppo operativo formato da aziende agricole, di Andrea Passacantando che è capofila del progetto, Giuseppe Brocani, Pasquale D’Erasmo, Cantina Belisario e Istituto agrario “Garibaldi” di Macerata; Unicam con tre dipartimenti (Bioscienze e veterinaria con la docente Antonietta La Terza, Scienza del farmaco e dei prodotti della salute con la docente Giulia Buonacucina, Scienze e tecnologia con il docente Roberto Gunnella). E ancora Eggchain, una start up innovativa delle Marche, l’Agenzia di sviluppo rurale. Per il coordinamento c’è l’agronomo Amleto Fioretti.

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