Anguria e melone, ecco la frutta ideale
per trascorrere un Ferragosto al fresco

Anguria e melone, ecco la frutta ideale per trascorrere un Ferragosto al fresco
di Danilo Tornifoglia
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Venerdì 14 Agosto 2015, 11:19 - Ultimo aggiornamento: 11:20
ANCONA - Nel sottotitolo 'Ferragosto' potete trovare il racconto di due frutti, attori di tutta l'estate, l'anguria e il melone.





La frenesia ferragostana non ha tradizioni consacrate, diciamo che è una combinazione di sacro e profano, un opificio festivo sempre pronto ad accettare novità. Ma è anche vero che l'immagine dell'anguria e del melone, messi nel portabagagli dell'auto, quando sulle nostre strade si consuma la transumanza estiva del popolo delle ferie, contribuisce a costruire un rituale che, altrimenti, non esisterebbe.



Un po' meno vera, ma più romantica, l'idea di portare i due frutti a rinfrescare in qualche ruscello prima di trasformarsi in cibo socialista, sinonimo di chiasso e di allegria. L'anguria, nel centro sud si fa chiamare cocomero, quasi una slavina lessicale per descrivere la bomba d'acqua zuccherina che vi sporcherà faccia e mani.



E' un frutto, che non si presta ad un acclarato uso culinario in Italia, se si esclude la presenza in fresche insalate o mangiata con il pane, come era solita fare la nonna di Fabio Volo, raccontata ne "Il giorno in più".



E' indispensabile nelle macedonie, nelle granatine da passeggio, nei frullati e in diversi cocktail. E non è nemmeno lontano il tempo, in cui ci si doveva recare negli assolati campi di coltivazione o nei mercati rionali, prima che, dal 1950, se ne comprendesse il vero valore commerciale.



I semi, posti longitudinali nella polpa, narrano la prolificità del frutto e possono essere gustati fritti, tostati o come proiettili agli invisi di turno. Per dimostrare le sue ragioni qualitative si fa prelevare un tassello per dare prova della sua bontà.



Marco Valletta, Federazione Italiana Cuochi, scopre altre qualità. "Il cocomero possiede i colori della bandiera italiana. Le sfumature del verde della buccia esterna, il bianco candido dell'esocarpo e l'intenso rosso del frutto commestibile sono trasformati da esperti intagliatori in vere opere d'arte caduche". Anche patriottica.



L'altro figlio legittimo della famiglia delle zucche è il melone, chiamato anche popone, nome che, al momento, ha perso la sua efficacia lessicale. Rinfrescante e ricco di minerali, il melone è un valido baluardo contro i crampi muscolari e contro la pigrizia da fornelli. Le qualità più profumate sono consigliate in abbinamento con prosciutti dolci e poco grassi come il Parma e il San Daniele.



Il famoso 'ham and melon' lo sentirete richiedere in tutto il pianeta in splendida commistione censile. Un classico nei vocabolari della cucina internazionale, senza essere né proletario né di casta, ma, di sicuro, festaiolo. Prima di essere scelto si lascia annusare e tastare nel lato sud per dimostrare buona maturità e profumo intenso.



Il melone ha una presenza altrettanto attiva del cocomero nei ricettari ferragostani italiani, alluvionato da Porto o da Marsala grazie a robuste punture. Oltre che negli antipasti cede la sua sensorialità ai gelati, alle granite e agli aperitivi, ma si abbina bene con patate, riso lessato e in alcune minestre fredde. Insomma, sia il cocomero che il melone sono il simbolo di un turismo dell'ultimo minuto. Come dire? Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi e a Ferragosto anguria e cocomero dove vuoi.



Per comprare un buon cocomero o un buon melone ci sono poche regole. Non deve possedere ammaccature esterne o parti molli e, dando dei piccoli colpi sulla superficie il rumore che ne segue deve essere sordo.



Per conservare il melone intero o iniziato è meglio tenerlo fuori dal frigo o, altrimenti, metterlo in una busta di carta e poi in una di plastica senza far mai scendere la temperatura del frigo sotto i 5°C per evitare rammollamenti. Una ricetta molto semplice è l'insalata di melone e di code di gamberi cotte al vapore, con l'aggiunta di striscioline di zucchine, rondella di cetrioli, dadolata di pomodoro e di formaggio robiola.



Con la robiola e con il melone insieme si possono farcire degli involtini di bresaola per un antipasto veloce. Anche nella velocissima preparazione "prosciutto e melone", si ricordi di tagliare il prosciutto a macchina, così da ottenere fette di uguale spessore, così da non squilibrare la sensazione finale a favore dello stagionato.
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