Strada a tre corsie vicino allo svincolo della Valdichienti: sarà la volta buona?

Strada a tre corsie vicino allo svincolo della Valdichienti
Strada a tre corsie vicino allo svincolo della Valdichienti
di Marco Pagliariccio
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Giovedì 20 Luglio 2023, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 13:13

MACERATA -  Sarà la volta buona? Essere scettici in questo caso è d’obbligo, visti i ritardi accumulati da un’opera attesa da anni, anzi ormai decenni. Intanto, però, si è rimessa in moto la macchina burocratica per la realizzazione della terza corsia di viale Pausula nel tratto tra lo svincolo della superstrada Valdichienti “Piediripa” e la rotatoria del Corridomnia.

La novità emerge dalle pieghe dell’albo pretorio comunale di Corridonia. La giunta Giampaoli, infatti, ha approvato martedì la delibera con la quale approva la richiesta, presentata sabato scorso dal consorzio Eureka, per ricevere un nuovo permesso a costruire per la realizzazione dei lavori, in virtù del fatto che tutti i precedenti atti e le loro proroghe sono ormai scaduti da tempo. 

La giunta, inoltre, trasmette gli atti alla Provincia (visto che la strada su cui si va a operare è la provinciale 34) e rimarca il fatto che l’intera opera «verrà realizzata dal Consorzio Eureka, a propria cura e spese, secondo le modalità stabilite nella convenzione del 12/7/2011 e successivi provvedimenti».

La vicenda è arcinota, facendo parte di un’epopea che si trascina ormai da oltre 15 anni. Eureka è il nome del consorzio composto da quattro aziende (Rema Tarlazzi, Faggiolati Pumps, Lulè e Valpotenza) titolari dei terreni della lottizzazione Conce, praticamente alle spalle dell’Hotel Grassetti, al confine con il territorio di Macerata.

Nell’ambito della complessa operazione urbanistica, queste aziende si erano impegnate alla realizzazione di diverse opere di urbanizzazione, alcune già realizzate (l’ultima, negli anni scorsi, la realizzazione del nuovo centro sociale del quartiere Beati), ma una, la più importante, continuamente rinviata: la realizzazione della terza corsia in viale Pausula a Corridonia. Anni di annunci, ripartenze, rinvii, tagli del nastro, stop, transennature (ancora presenti ai bordi della strada), ma la realtà dei fatti, qui e ora, è una sola: dell’opera, ad oggi, non c’è traccia. 

Ora i pianeti sembrano essersi allineati, anche perché c’è un intervento pubblico che fa il paio con questo e che sta procedendo in maniera spedita, ovvero il raddoppio del ponte sul Chienti, tra Macerata e Corridonia, del quale la terza corsia sarebbe di fatto una naturale prosecuzione sul lato corridoniano. E infatti giusto il mese scorso i Comuni di Macerata e Corridonia hanno sottoscritto l’accordo di programma per la realizzazione del ponte, ratificato dai due consigli comunali qualche settimana fa. È la stessa convenzione a stabilire il nesso tra i due interventi, nel passaggio in cui si precisa che i lavori, portati avanti dalla Provincia, oltre alla costruzione del nuovo ponte, si prevede l’allargamento della piattaforma della strada esistente verso sud fino alla rotatoria del Corridomnia, agganciandosi quindi proprio a viale Pausula. 

Un doppio intervento che snellirebbe e non poco la viabilità in uno dei nodi più intasati della viabilità provinciale, in particolare nelle ore di punta. Gli ultimi aggiornamenti sulla questione terza corsia parlavano di inizio 2022 per dare il via ai lavori, che comprendono anche la realizzazione di un tratto di marciapiede sul lato ovest. L’intervento doveva partire in un primo tempo ad agosto 2021, ma si era andati lunghi con i tempi nella fase decisionale per concordare tutti gli aspetti dell’apertura del cantiere e allora le parti, nonostante fosse formalmente tutto pronto già a ottobre, avevano concordato di andare oltre il periodo natalizio per evitare di creare congestioni in settimane in cui il traffico già di per sé è molto più intenso del solito.

Ma da gennaio 2022, vuoi anche per le elezioni comunali in arrivo, piombò il silenzio. Per effettuare il lavoro in sicurezza dovrà essere chiuso tutto il tratto di strada, per cui si dovrà stravolgere il traffico deviandolo all’interno della zona industriale e, oltre ad allungare di circa un chilometro il tragitto di chi dovrà transitare, il flusso finirà in arterie che non sono abituate ad accoglierlo, con tutti i problemi del caso. La questione era già stata studiata nei dettagli, in modo da creare percorsi e una segnaletica puntuali, oltre che, se necessario, ritoccare alcune rotatorie. 

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