Case, uffici e negozi a Marino
al posto del verde

Case, uffici e negozi a Marino al posto del verde
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Mercoledì 16 Luglio 2014, 19:22 - Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 09:56
ASCOLI - ​Edilizia al posto dell'agricoltura e del verde a Marino del Tronto. Ora la Provincia chiede all'Arengo di trasformare l'ex area dell'istituto agrario in zona edificabile. Dalle colture agli appartamenti, dunque, con una richiesta formalizzata attraverso una osservazione al nuovo Piano regolatore generale di Ascoli. La proposta del cambio di destinazione è stata formalizzata dalla giunta provinciale con apposita delibera con la quale, per l'appunto, si chiede al Comune ascolano di consentire un uso diverso dell'area in questione. Quali le motivazioni di questa presa di posizione? Basta leggere la delibera nel punto in cui si afferma che "si tratta di un'area che originariamente faceva parte dell'azienda agricola dell'Istituto tecnico agrario e che, dopo la realizzazione del tracciato viario dell'Ascoli-Mare e del relativo svincolo è rimasta isolata dal resto delle proprietà della Provincia e, quindi, non può più essere adeguatamente utilizzata nell'ambito dell'azienda agricola, né più si presta allo svolgimento di attività agricola". Sempre tra le valutazioni della giunta provinciale si legge che "l'area presenta caratteristiche idonee per essere urbanizzata, integrandosi con i nuclei abitati di Marino e Villa Pigna, dei quali costituisce un naturale completamento". E ancora, si evidenzia "che l'area non presenta problemi di accessibilità e che, inoltre, la Provincia è in procinto di realizzare un'adeguata rotatoria in sostituzione dell’attuale incrocio semaforico tra la Piceno aprutina e via Barbarana, con sicuri benefici in termini di fluidità del traffico per l'intera zona".

Secondo la giunta provinciale, anche dal punto di vista paesistico ambientale non sono presenti caratteristiche particolari, "essendo la zona defilata da prospettive panoramiche, sovrastata dallo svincolo stradale e fronteggiata a sud dal centro abitato di Villa Pigna e non essendo previsti vincoli del Piano paesistico ambientale regionale". Piero Celani e gli altri assessori provinciali fanno anche presente ce "l'area in questione era già stata ritenuta idonea all'edificazione residenziale da parte del Comune in quanto facente parte di una proposta di accordo di programma redatta congiuntamente da Provincia e Comune di Ascoli". Nell'osservazione si entra anche nel dettaglio per quanto riguarda i parametri urbanistico-edilizi da assegnare all'area, con un indice di edificabilità pari a 0,60 metri cubi per ogni metro quadrato, un'altezza massima di 7 metri e mezzo, un distacco minimo tra ogni fabbricato di 10 metri. Le destinazioni consentite dovrebbero essere: residenziale e, fino al 30 per cento della volumetria massima realizzabile, anche commerciale, direzionale, terziario e per pubblici esercizi. Dunque, Palazzo San Filippo sembra avere le idee piuttosto chiare riguardo il futuro utilizzo di quell'area che in passato era stata destinata al servizio dell'azienda agricola dell'istituto agrario. Ora la palla passa all'Arengo ed ai tecnici incaricati del nuovo Piano regolatore.
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