Maxi-frode fiscale
Sequestrati i conti di Volpi

Maxi-frode fiscale Sequestrati i conti di Volpi
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Venerdì 30 Maggio 2014, 20:17 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 12:25
ASCOLI - Assistito dall’avvocato Alessandro Angelozzi stato interrogato per rogatoria per due ore, Donato Volpi, l’imprenditore di Ascoli arrestato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Como sulla maxi frode fiscale. La frode aveva come obiettivo l’emissione di fatture per operazioni inesistenti ma anche l’occultamento e la distruzione delle scritture contabili, l’omessa dichiarazione dei redditi, il falso e il contrabbando. Numeri finiti nell’ordinanza chiesta dal pubblico ministero Giuseppe Rose.



Tra questi 170 milioni di euro per fatture inesistenti, una evasione di 7 milioni di euro di Iva e di 650.000 euro di diritti doganali spariti nel nulla. Tutto ciò avveniva attraverso un sistema di società “cartiere” quasi interamente con sede in provincia di Como, ma anche a Cadorago e Turate che avrebbero frutato ricavi non dichiarati evadendo altri 62 milioni di euro nel mondo della plastica e dell’import export dei granuli di polimero.



Volpi ha risposto ai quesiti evidenziando di non avere nulla a che fare con le altre otto persone finite agli arresti. Al contrario ha ribadito la liceità delle operazioni effettuate in merito agli acquisti di materiale plastico.
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