Fermo, il consiglio del professor Papetti
"Rubens, prendiamo spunto da Milano"

Rubens, il Comune deve pensare a come valorizzare l'opera
Rubens, il Comune deve pensare a come valorizzare l'opera
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Domenica 17 Gennaio 2016, 06:02 - Ultimo aggiornamento: 06:01
FERMO - L’Adorazione dei Pastori del pittore fiammingo Paolo Pietro Rubens, è tornata a Fermo con un carico di “tifosi” più numeroso dell’intera città di Ancona: 113.529 visitatori in 39 giorni.
Domanda facile, risposta complicata: come cavalcare, ora, l’effetto meneghino in salsa fermana? Vittorio Sgarbi al Corriere Adriaticoipotizzava una grande mostra sul Barocco con L’Adorazione, archetipo del periodo, come elemento di punta. Il Comune sta lavorando a un open day ma è ovvio che, sul medio-lungo periodo, non basterà. “Prima di tutto consiglio di mantenere vivi i rapporti con Milano - spiega Stefano Papetti, docente di Museologia e Restauro all'Università di Camerino e curatore scientifico delle Collezioni Comunali di Ascoli Piceno -. Questo al di là del fatto che l’opera vista a Milano, è stata una gran vetrina per tutta la città: ogni singolo visitatore è stato lungamente istruito dalla guida sull’opera ma anche sulla città di Fermo, vedendo 11 minuti di video anche inerenti alla città. Tutto questo va valorizzato e mantenuto. La collocazione che ha nella Pinacoteca civica non ha lo stesso fascino che aveva a Milano. A Milano, nonostante un allestimento non particolarmente oneroso, l’illuminazione e il contesto hanno valorizzato l’opera. In Pinacoteca, invece, non è adeguatamente illuminato: bisognerebbe rivederne la collocazione. L’attuale, viste le altre opere presenti, non regge il confronto con l’Adorazione. Bisogna prendere spunto da Milano, ricreare una collocazione più enfatica".
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