Fermo, Pisapia ringrazia Calcinaro
"Rubens, che regalo per Milano"

Il sindaco di Milano Pisapia
Il sindaco di Milano Pisapia
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Sabato 9 Gennaio 2016, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 05:22
FERMO - “Ringrazio il Comune di Fermo e il suo sindaco che hanno consentito tutto questo, dimostrando una grande sensibilità culturale”. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ringrazia ufficialmente Fermo.
In quel “tutto questo” che Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, ha dedicato alla città di Fermo, al sindaco Calcinaro e all’Amministrazione comunale ci sono decine di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo, code lunghe ore nonostante il gelo, un successo di pubblico senza precedenti e la convinzione di aver ospitato in vetrina un regalo dal valore inestimabile. “L’esposizione in Sala Alessi, la sala più bella e rappresentativa di Palazzo Marino, la sede del Comune che io preferisco chiamare la ‘casa dei milanesi’, dell’Adorazione dei Pastori di Rubens - dice al Corriere Adriatico il sindaco di Milano Giuliano Pisapia - è stata un successo straordinario”.

La mostra si concluderà questa domenica dopo 39 giorni da record: le porte di Palazzo Marino, centro nevralgico della Milano che ama la cultura, in piazza Della Scala, a due passi dal Duomo, si erano aperte lo scorso 3 dicembre. Trentamila visitatori si sono riempiti gli occhi di Rubens nelle prime due settimane. Quasi il doppio in quelle successive. Milano-Rubens-Fermo: triangolo perfetto, insomma.
Pisapia, per impegni politici (Renzi lo aveva sottratto d’urgenza per chiedergli la candidatura bis a sindaco di Milano), non aveva potuto partecipare alla presentazione ufficiale ma, nei giorni successivi, è stato letteralmente rapito dalla grande pala d’altare che raffigura L’Adorazione dei Pastori, riscoperta come opera del pittore fiammingo Pietro Paolo Rubens nel 1927 nella Chiesa di San Filippo Neri a Fermo e conservata, oggi, nella Pinacoteca Civica cittadina.

“Molte migliaia di persone, sia milanesi che turisti italiani e di tutto il mondo, hanno potuto ammirare un quadro straordinario - continua Pisapia - ed è stato bellissimo poter offrire questa opportunità per le feste natalizie. Ringrazio il Comune di Fermo e il suo sindaco che hanno consentito tutto questo dimostrando una grande sensibilità culturale”.

Sensibilità ai massimi livelli. Dall’altra parte della strada, in piazza Della Scala, alle Gallerie d’Italia, c’erano in mostra le tre versioni del “Bacio” di Francesco Hayez. Risultato? Roba da Star Wars e Zalone insieme. Le code per il Rubens e quella per Hayez, lo scorso 3 gennaio, in occasione della Domenica al Museo, hanno letteralmente intasato il centro milanese: la più bella risposta al di là di ogni numero. Che comunque, per la cronaca, ha segnato 3300 presenze, quel giorno, solo per L’Adorazione. Per Fermo, grazie all’intraprendenza dell’assessore Trasatti, è stata una vetrina promozionale e internazionale unica. Perché al prestito (che peraltro sarà “ripagato”, in estate, da una esposizione fermana di alcuni capolavori milanesi) ha saputo abbinare un ventaglio di iniziative per far conoscere il territorio di provenienza del Rubens. Perché il Rubens, come ha spiegato il docente Stefano Papetti, autore a Milano di un coinvolgente dialogo sul tema con la curatrice della mostra Anna Lo Bianco, non è l'eccezione: è la regola fermana per una città che, nella sua storia, ha saputo attrarre molte autorevoli presenze grazie alle nobili famiglie locali e alla Curia Pontificia. Il punto di partenza sono il Rubens e la Chiesa di San Filippo Neri ma poi, da Jacobello Del Fiore al Crivelli, c’è un mondo da riscoprire e far scoprire. Magari invitando a Fermo lo stesso Giuliano Pisapia.
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