Da termine sconosciuto ai più, la parola sostenibilità negli ultimi anni è entrata al centro dei dibattiti, e viene utilizzata in contesti di ogni tipo, assumendo a volte declinazioni abusate o errate. Le prime riflessioni sul concetto di sostenibilità, intesa nei tre ambiti economico, ambientale e sociale, risalgono agli anni ’80 e si concretizzano quando la Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo introduce nel 1987 il concetto di “sviluppo sostenibile” all’interno del rapporto intitolato “Our common future” (“Il nostro avvenire comune”).
La riflessione
Una più ampia diffusione di questi principi avviene a partire dal 2015 quando i governi di 193 Paesi membri delle Nazioni Unite sottoscrivono il documento Agenda 2030, che indica 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – inquadrati all’interno di un programma d’azione molto ampio costituito da 169 target ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030. Nonostante oggi i temi di Agenda 2030 siano inclusi nei programmi di istruzione della scuola di primo e secondo grado, capita ancora troppo spesso di assistere a dibattiti pubblici all’interno dei quali questi principi vengono affrontati in maniera superficiale, addirittura banalizzati e svuotati della complessità che li caratterizzano; ad esempio, la parola sostenibilità viene evocata quando si parla di problemi climatici e delle esigenze ambientali, mentre è ormai evidente che non è possibile promuovere la tutela dell’ambiente se al contempo non viene contemplato anche l’aspetto economico e sociale. La formazione è dunque uno strumento fondamentale per gettare le basi di una cultura della sostenibilità; il quarto obiettivo di dell’Agenda 2030 si prefigge proprio di “Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti”. La finalità deve essere multidisciplinare e globale, deve coinvolgere la cittadinanza, i diritti umani, il rispetto per l’ambiente e la multiculturalità. La sostenibilità non è quindi una materia a sé stante ma deve essere compresa e comunicata per la sua trasversalità.
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