Sostenibilità da studiare: stop alle banalizzazioni

Sostenibilità da studiare: stop alle banalizzazioni

di Stefania Gorbi
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Giovedì 7 Settembre 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 07:37

Da termine sconosciuto ai più, la parola sostenibilità negli ultimi anni è entrata al centro dei dibattiti, e viene utilizzata in contesti di ogni tipo, assumendo a volte declinazioni abusate o errate. Le prime riflessioni sul concetto di sostenibilità, intesa nei tre ambiti economico, ambientale e sociale, risalgono agli anni ’80 e si concretizzano quando la Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo introduce nel 1987 il concetto di “sviluppo sostenibile” all’interno del rapporto intitolato “Our common future” (“Il nostro avvenire comune”).

La riflessione

Una più ampia diffusione di questi principi avviene a partire dal 2015 quando i governi di 193 Paesi membri delle Nazioni Unite sottoscrivono il documento Agenda 2030, che indica 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – inquadrati all’interno di un programma d’azione molto ampio costituito da 169 target ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030. Nonostante oggi i temi di Agenda 2030 siano inclusi nei programmi di istruzione della scuola di primo e secondo grado, capita ancora troppo spesso di assistere a dibattiti pubblici all’interno dei quali questi principi vengono affrontati in maniera superficiale, addirittura banalizzati e svuotati della complessità che li caratterizzano; ad esempio, la parola sostenibilità viene evocata quando si parla di problemi climatici e delle esigenze ambientali, mentre è ormai evidente che non è possibile promuovere la tutela dell’ambiente se al contempo non viene contemplato anche l’aspetto economico e sociale. La formazione è dunque uno strumento fondamentale per gettare le basi di una cultura della sostenibilità; il quarto obiettivo di dell’Agenda 2030 si prefigge proprio di “Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti”. La finalità deve essere multidisciplinare e globale, deve coinvolgere la cittadinanza, i diritti umani, il rispetto per l’ambiente e la multiculturalità. La sostenibilità non è quindi una materia a sé stante ma deve essere compresa e comunicata per la sua trasversalità.

Consapevole del ruolo centrale nella formazione degli studenti sulle importanti problematiche dello Sviluppo Sostenibile, le Università italiane, negli ultimi anni, hanno rafforzato l’impegno nel definire strategie e specifiche azioni che consentano di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Ad oggi più di 80 atenei in Italia, inclusa l’Università Politecnica delle Marche, aderiscono alla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, la RUS, che costituisce il primo esempio di condivisione e di cooperazione tra tutti gli atenei italiani che sono impegnati sui temi di sostenibilità ambientale e di responsabilità sociale. Gli aderenti alla rete condividono le proprie competenze nell’ambito di temi quali crisi climatica, educazione alla mobilità sostenibile, gestione dei rifiuti, spreco alimentare e qualità del cibo, transizione energetica, inclusione e giustizia sociale. La finalità primaria è quella di divulgare i principi di sviluppo sostenibile anche attraverso la promozione di progetti concreti e di best practices, esempi concreti di azioni da realizzare all’interno delle comunità accademiche ma anche da promuovere all’esterno degli atenei, affinchè si possa creare una cultura diffusa su questi temi. La sostenibilità è oggi una delle principali aree tematiche dei nuovi corsi di laurea e di dottorato universitari, e gran parte dei progetti di ricerca finanziati a livello nazionale ed europeo si riferiscono ad almeno uno dei 17 obiettivi di Agenda 2030. Lo scorso agosto l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il periodo dal 2024 al 2033 come “Decennio internazionale delle scienze per lo sviluppo sostenibile” riconoscendo l’importanza di affrontare le sfide complesse e intricate del nostro tempo attraverso un approccio sempre fondato sulle conoscenze scientifiche. Emergenza climatica, perdita di biodiversità, crisi energetica, salute globale, temi complessi che richiedono approcci innovativi, multidisciplinari e integrati: la ricerca e la scienza come volano essenziale per promuovere questo cambiamento e per dare nuovo valore al tema della Sostenibilità. 

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