Superbonus, cosa rischia chi ha iniziato i lavori? E cosa deve fare chi deve partire? Domande e risposte

di Mario Landi
Sabato 18 Febbraio 2023, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 23:20 | 1 Minuto di Lettura

I crediti incagliati?

Il decreto del governo prova, come detto, a risolvere anche un altro problema: quello dei crediti incagliati. Molti cantieri da mesi non riescono a partire perché le imprese non riescono a vendere i crediti fiscali alle banche che hanno esaurito i loro "plafond" per gli sconti. Il governo aveva già provato a sbloccare questo corto circuito, permettendo agli istituti di credito di poter cedere i crediti anche alle imprese loro clienti. Un meccanismo per esempio, utilizzato da Intesa San Paolo che ha siglato accordi per la cessione dei crediti con imprese come Autotorino e Ludoil in modo da ampliare i propri spazi per acquistare i crediti del Superobus.

Ma questo sistema ha trovato un grande limite a causa di una serie di sentenze della Corte di Cassazione che hanno allargato il sequestro dei crediti derivanti da truffe, anche agli acquirenti in buona fede. Molte imprese interessate a comprare crediti dalle banche, insomma, sono state spaventate dal rischio di finire coinvolte loro malgrado in eventuali sequestri della magistratura pur avendo acquistato in buona fede dalle banche. Il decreto approvato ieri dal governo rimuove questo ostacolo.

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