Superbonus, il nuovo decreto. Cambiano ancora le norme sui bonus edilizi, compreso quello al 110%, ma stavolta imprese, operatori e cittadini tirano un sospiro di sollievo perché si allontana quel rischio di blocco dei cantieri nato dopo i provvedimenti anti-frodi che avevano reso più difficile la cessione dei crediti. Il Governo è intervenuto di nuovo, con un decreto ad hoc, proprio per correggere la stretta che di fatto aveva strozzato il mercato dei crediti ceduti, creando incertezza e spingendo le banche piccole, ma anche Poste e Cdp, a bloccare temporaneamente le nuove acquisizioni in attesa di un chiarimento. Le cessioni multiple tornano quindi di nuovo possibili, ma con limiti e nuove sanzioni più dure per chi truffa lo Stato.
Regole e controlli anti-frodi
Non a caso al nuovo intervento viene dato il titolo «Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia».
Carcere (da due a cinque anni) per chi assevera false spese
Non solo. Per scoraggiare chi tenta di farsi rimborsare spese fittizie o gonfiate, arrivano multe e anche il carcere per il «tecnico abilitato» che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, «espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione», oppure «attesta falsamente la congruità delle spese». La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata «se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri».
Ok alla norma proposta dal ministro Orlando
Infine, viene introdotta anche una norma a tutela del lavoro proposta dal ministro Andrea Orlando: i bonus saranno concessi solo a chi applica contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative. Una misura che garantisce formazione e maggiore sicurezza per chi lavora nei cantier