Mutui e bonus prima casa, in arrivo la proroga della garanzia statale all'80%: come chiedere gli incentivi (ed entro quando)

Una veduta del quartiere Fuorigrotta a Napoli con una alta concentrazione di immobili.
Una veduta del quartiere Fuorigrotta a Napoli con una alta concentrazione di immobili.
di Giacomo Andreoli
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Martedì 27 Giugno 2023, 17:26

Arriva la proroga dell'aiuto per i giovani ad aprire un mutuo, che fa parte del cosiddetto bonus prima casa. Fino al prossimo 30 settembre viene estesa della garanzia massima dell’80% sulla quota capitale dei mutui per le giovani coppie e chi ha meno di 26 anni. Il precedente termine era fissato al 30 giugno. A prevederlo è una norma del decreto sugli Enti pubblici, introdotta durante l’esame alla Camera e ora è all’esame della Commissione Affari costituzionali del Senato. Il via libera definitivo, con la trasformazione in legge, si attende nei prossimi giorni.

Le categorie a cui è indirizzata la misura sono sono le giovani coppie, i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, i conduttori di alloggi Iacp e i giovani di età inferiore ai 36 anni, con Isee non superiore a 40.000 euro. Vediamo nel dettaglio, quindi, in cosa consiste il bonus prima casa e come si chiede.

Bonus prima casa, estesa la garanzia sul mutuo

La misura prevede che tutti i giovani under 36 anni, a determinate condizioni, possano accedere al Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa, ottenendo così un prestito dalla banca per un importo pari al 80% del prezzo della casa garantito dallo Stato. La garanzia sarà valida per tutti i mutui aperti fino al prossimo 30 settembre.

 

Limiti e requisiti

I requisiti richiesti sono: avere meno di 36 anni nell’anno di rogito, acquisto della prima casa e Isee del beneficiario non superiore a 40 mila euro. E ancora: non essere titolare di diritti di proprietà (ma anche usufrutto, uso e abitazione) di un'altra casa nello stesso territorio, non avere un altro immobile comprato con l’agevolazione casa (se lo si ha va venduto entro un anno), essere residente nel comune in cui è situato l’immobile (altrimenti la residenza va spostata entro 18 mesi dall'acquisto dell'abitazione).

La casa deve poi rientrare in una di queste categorie catastali: abitazioni di tipo civile, di tipo economico, di tipo popolare, di tipo ultrapopolare, di tipo rurale, abitazioni in villini, abitazioni e alloggi tipici dei luoghi. L’ammontare del finanziamento non deve comunque essere superiore a 250 mila euro.

 

Come avere gli sconti

Per avere lo sconto bisogna essere in regola con i requisiti, con i termini che ripartono dal 31 ottobre 2023. Questo significa che se si è usufruito dello sconto nel 2021 o 2022 e non si è ancora rispettata una clausola, come la vendita della casa comprata con una simile agevolazione entro un anno o lo spostamento della residenza entro un anno e mezzo, in via straordinaria c'è ancora tempo per 12 o 18 mesi dopo quella data (autunno 2024 o inizio 2025).

 

Come fare domanda

A fare la differenza è la data di decorrenza del termine di legge: se la clausola partiva dopo il 23 febbraio 2020 è come se finora non fosse esistita, altrimenti si sommano i mesi precedenti al 23 febbraio 2020 a quelli successivi al 30 ottobre 2023.

Per stipulare un mutuo sulla prima casa, a prescindere dalle agevolazioni previste, è sempre indispensabile fornire alla banca i documenti che attestino la situazione personale e finanziaria di chi lo richiede. Si tratta dei documenti d'identità, del codice fiscale e del modello 730 (o quello Redditi PF e F24). 

A questo punto serve la planimetria catastale, il preliminare o la proposta di acquisto e se si accede al mutuo per una costruzione nuova anche la concessione edilizia. Non è però ovvio che tutte le banche scelgano di aderire all’iniziativa. Sul sito della Consap, la concessionaria servizi assicurativi pubblici, c'è un elenco degli istituti aderenti.

Per fare domanda del bonus, quindi, si deve presentare la domanda alla banca o all'intermediario finanziario a cui viene chiesto il mutuo utilizzando un apposito modulo. Il credito d’imposta “prima casa under 36”, invece, può essere indicato nella prima dichiarazione dei redditi successiva all’acquisto, o che fa riferimento al periodo d’imposta in cui è stato effettuato.

 

Gli sconti per chi non fa il mutuo

L'altra agevolazione prevista dal bonus, valida per tutto il 2023, riguarda sempre gli under 36 che acquistano una prima casa (con Isee entro i 40mila euro), ma a prescindere da un eventuale mutuo aperto per farlo.

Si tratta dell'esonero dal pagamento di alcune imposte. I beneficiari non dovranno versare l’imposta sostitutiva, né le imposte di registro, ipotecaria e di bollo.

E per quanto concerne le tasse sull’atto di rogito, l’agevolazione consiste nell’azzeramento delle 3 imposte di registro, ipotecaria e catastale. Se poi la vendita è realizzata da un soggetto tenuto all’applicazione dell’Iva, anche questa viene cancellata. Infine per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di case è prevista l’esenzione dall’imposta sostitutiva dello 0,25%.
 

Box, aste giudiziarie e co-acquisto

I vantaggi dellle agevolazioni si estendono all'acquisto delle pertinenze dell'abitazione principale (come i box auto). Anche per questi è prevista l'esenzione dal pagamento dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale. Semaforo verde, poi, per gli immobili acquistati tramite asta giudiziaria, che possono accedere comunque al beneficio.

In caso di acquisto soggetto a Iva è quindi riconosciuto anche un credito d'imposta pari all'imposta pagata per l'acquisto, che può essere usato a sottrazione delle imposte dovute su atti, denunce e dichiarazioni dei redditi successivi alla data di acquisto o usato in compensazione tramite F24. Se infine c'è un co-acquisto della casa, la misura del vantaggio fiscale va calcolata pro-quota per entrambe le persone che comprano.

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