Immobili pubblici, una valorizzazione da un miliardo l’anno

Istituito al Mef un tavolo per mettere a reddito i beni e abbattere il debito: ne fanno parte Demanio, Cdp e Invimit

Caserma Santa Barbara, a Milano
Caserma Santa Barbara, a Milano
di Rosario Dimito
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 07:45

Una fetta dei 20 miliardi di privatizzazioni messi in cantiere dal governo dovrebbe arrivare dal tagliadebito del patrimonio immobiliare pubblico.

Al Mef è in piedi un tavolo tra i tecnici del Ministero, gli uomini del Demanio, di Cdp e di Invimit, la società 100% Tesoro preposta alla gestione del processo di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, attraverso l’istituzione, l’organizzazione e la gestione di fondi comuni di investimento chiusi immobiliari che ha una finalità precisa: definire una strategia comune di approccio verso il patrimonio immobiliare statale per valorizzarlo. Cioè metterlo a reddito. A fine novembre fu Giancarlo Giorgetti a segnalare che «il Mef sta lavorando alla valorizzazione del patrimonio pubblico, visto il potenziale inespresso». Il Ministro dell’Economia rilanciò la proposta di vendere spiagge, caserme, università, ospedali, abitazioni, cantieri. Si consideri che il portafoglio immobiliare ha un valore di circa 300 miliardi, di cui 60 miliardi di beni non utilizzati dalla Pa: è questo il patrimonio da aggredire ai fini della redditività. Sono immobili, caserme, palazzi uso ufficio, case, iniziative turistico ricettive. 


I PROGETTI


Un ruolo centrale nelle grandi manovre in atto ce l’ha Invimit, nata nel 2015, che gestisce circa 2 miliardi di immobili apportati dagli enti locali: negli ultimi cinque anni i fondi hanno prodotto rimborsi per circa 500 milioni utilizzati ad abbattimento del debito pubblico. Ora il tavolo sta lavorando sodo, con riunioni periodiche su vari progetti di valorizzazione per attrarre investitori internazionali. Un esempio concreto è il progetto Piazza d’Armi di Milano, una vasta area verde, compresa tra la Caserma Santa Barbara, i magazzini militari di Baggio, quasi completamente demoliti nel giugno 2020, l’ospedale San Carlo Borromeo e via delle Forze Armate. Su quest’area di 200 mila metri quadri esiste il progetto di realizzare con il Comune di Milano iniziative residenziali, commerciali, social housing: in data room ci sono i fondi sovrani di Singapore, Norvegia, BlackRock. È un’operazione da circa 1 miliardo in cui Invimit resterà con una quota del 25%. Oltre alle varie aste, ci sarà la vendita di quote del fondo Dante per 250 milioni.
Pochi giorni fa è stato fatto un bando per gli enti locali per cercare asset per studentati: al bando hanno risposto enti locali che hanno inviato la disponibilità di 100 immobili, si valuteranno quelli idonei alla richiesta degli studenti. 
Tra i prossimi passi di Invimit c’è la creazione di un fondo con destinazione turistico ricettiva attraverso il coinvolgimento di immobili pubblici situati in località turistiche marine o in montagna.

Secondo quanto sta emergendo dal tavolo insediato al Mef, la valorizzazione del patrimonio può portare allo Stato, quindi ad abbattimento del debito, circa 1 miliardo l’anno, attraverso un’attività coordinata di demanio, Invimit, Cdp.

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