Statali, contratti a tempo
e tagli ai premi dei dirigenti

Statali, contratti a tempo e tagli ai premi dei dirigenti
2 Minuti di Lettura
Sabato 26 Aprile 2014, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 11:27
ROMA - La consegna del silenzio l’ha data Matteo Renzi in persona. Fino alla settimana prossima, quando la riforma della pubblica amministrazione dovrebbe arrivare sul tavolo del consiglio dei ministri le bocche devono restare cucite. Ma, nonostante la cortina di silenzio, qualcosa di quel che bolle in pentola per gli statali si comincia a cogliere. Soprattutto per la parte che riguarda i dirigenti. Nel decreto con il bonus Renzi da 80 euro è stata inserita, per ora, la sola norma «Olivetti», quella che limita a 240 mila euro la retribuzione massima complessiva di chiunque sia retribuito dalla Pubblica amministrazione. Dal decreto sono stati invece eliminati gli altri due tetti, più bassi, per i dirigenti di prima e seconda fascia. Non rientreranno nemmeno nei due provvedimenti, in decreto e una legge delega, ai quali sta lavorando il ministro della Funzione pubblica Marianna Madia. Ma le retribuzioni di questi lavoratori pubblici caleranno lo stesso, anche perché una parte dei 3 miliardi di euro previsti dalla spending review di Carlo Cottarelli (circa 500 milioni), dovrà essere a loro carico. Il modello per ottenere questi risparmi potrebbe essere quello in via di sperimentazione alla Presidenza del Consiglio.





IL PRECEDENTE

Nei giorni scorsi Palazzo Chigi ha emanato un decreto che taglia del 15 per cento la parte variabile delle retribuzioni di tutti i suoi dirigenti. Si tratta di 250 funzionari con stipendi che in alcuni casi superano anche i 200 mila euro l’anno. La parte variabile di questi compensi è spesso decisamente rilevante, superando in alcuni casi anche gli 80 mila euro. La retribuzione dei dirigenti è composta in effetti di quattro parti. Uno stipendio tabellare, una retribuzione di posizione, una variabile e un premio di risultato. Per un dirigente di prima fascia, per esempio, le prime due voci sono fisse: 55.812 euro e 36.299 euro. Ma con la parte variabile e il risultato spesso lo stipendio raddoppia.