Via al toto-ministri, Letta: impazzerà con i nomi più improbabili

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Mercoledì 24 Aprile 2013, 16:42 - Ultimo aggiornamento: 19:36
ROMA - Il totoministri impazzer con i nomi pi improbabili. Vi dir tutto se scioglier la riserva quando torner dal presidente Napolitano. Nessun nome ancora. Enrico Letta risponde cos ai cronisti al Colle che gli chiedono dettagli sulla squadra di governo.



Ma il toto-ministri già impazza. Per il programma di governo si partirà dal documento dei 10 saggi, compilato due settimane fa, e alcuni di loro, secondo voci insistenti, potrebbero ricevere l'investitura di ministri. Con ruoli importanti.



Il premier potrebbe essere affiancato da due vice per garantire una maggiore tenuta all'esecutivo con due politici di alto profilo. Uno dei due potrebbe essere Angelino Alfano, in quota Pdl, l'altro potrebbe essere Mario Mauro di Scelta civica. Sembra poi scontata la conferma nella squadra di governo di Enzo Moavero Milanesi alle Politiche europee. Resta l'incognita Mario Monti, che potrebbe andare agli Esteri, dove però potrebbe arrivare anche Massimo D'Alema.



Luciano Violante è visto come favorito per la Giustizia (rispetto a Paola Severino) ma qualcuno parla anche di Franco Gallo, (attuale presidente della Consulta), mentre agli Interni restano alte le quotazioni di Annamaria Cancellieri, anche se ci sarebbe un veto del Pdl, e alle Riforme potrebbe andare il pidiellino Gaetano Quagliariello.



Nella squadra potrebbero entrare anche i tecnici Govanni Pitruzzella (Antitrust) ed Enrico Giovannini (Istat). Secondo gli ultimi boatos, resterebbe in campo pure l'ipotesi di Pietro Grasso ministro come extrema ratio, qualora la presidenza del Senato dovesse essere determinante per garantire gli equilibri politici nella maggioranza.



Per l'Economia si fa il nome di Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia. Per un ministero economico il Pd penserebbe al renziano Graziano Delrio e sponsorizza anche l'ingresso a palazzo Chigi di Sergio Chiamparino.



Per l'incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, infine, Berlusconi sogna Gianni Letta, ma tutto è in alto mare.



Un posto dovrebbe andare anche ai socialisti, alleati del Pd alle ultime elezioni: Riccardo Nencini potrebbe andare al dicastero della Coesione territoriale.