Ex autore Rai violenta ripetutamente un bambino di 10 anni e diffonde i video online: gli era stato affidato da una coppia di amici

Chiesti nove anni di carcere per pornografia minorile, violenza sessuale su minore e detenzione di materiale pornografico

Ex autore Rai violenta ripetutamente un bambino di 10 anni e diffonde i video online: gli era stato affidato dai genitori
Ex autore Rai violenta ripetutamente un bambino di 10 anni e diffonde i video online: gli era stato affidato dai genitori
di Redazione web
2 Minuti di Lettura
Martedì 16 Gennaio 2024, 10:38

Nove anni di carcere per abusi sessuali su un bambino di dieci anni, questa la richiesta del pm al termine del rito abbreviato per un ex autore Rai che avrebbe anche documentato le violenze attraverso quattordici video poi diffusi nel dark web a uso dei pedofili. La storia è stata riportata oggi sulle pagine del Corriere della Sera, e il trentaseienne è accusato di pornografia minorile, violenza sessuale su minore e detenzione di materiale pornografico.

Le indagini

L'inchiesta ha preso avvio la scorsa estate, quando l'uomo, noto nel mondo notturno di Roma grazie alla sua lunga carriera come dj, si è visto affidare il bambino vittima degli abusi dai genitori.

Gli amici della famiglia non sospettavano nulla di ciò che stava accadendo, lasciando il figlio nelle mani di chi consideravano una persona di fiducia. Purtroppo, quel giorno, il trentaseienne ha abusato del minore per l'ennesima volta, registrando le violenze su video e inviandoli in un canale di distribuzione di materiale pedopornografico nel dark web. I video sono stati notati da account australiani, attirando l'attenzione di un agente sotto copertura che stava dando la caccia ai pedofili.

La segnalazione è stata prontamente inoltrata alle forze dell'ordine, che in quattro giorni sono riuscite a individuare l'uomo. Il 7 agosto, gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione, sequestrando computer, tablet e telefono. Durante la perquisizione, sono stati scoperti circa quaranta gigabyte di materiale pedopornografico, tra cui i quattordici video degli abusi perpetrati sul minore. Il bambino è stato prontamente identificato e ascoltato in un ambiente protetto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA