VERONA - Una studentessa sarebbe stata costretta a mettere una benda sugli occhi per l'interrogazione in Dad: un caso di cui parlano oggi diversi quotidiani, da Repubblica al Corriere del Veneto, che sta facendo discutere. È successo ad una ragazza di 15 anni in un liceo di Verona: l'ufficio scolastico regionale del Veneto ha avviato accertamenti. La 15enne sarebbe stata indotta da una professoressa a bendarsi con una sciarpa mentre era collegata a distanza, per evitare che potesse copiare durante una interrogazione.
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La vicenda era stata denunciata dalla Rete degli studenti per il Veneto.
Uds: «Inaccettabile trattare così gli studenti»
«Riteniamo inaccettabile che le studentesse e gli studenti, in un momento delicato come questo, vengano trattati in queste modalità. Fa riflettere come nell'attuale sistema d'istruzione ci si concentri più sul vedere come e quanto gli studenti copino, e non su quanto apprendano e se abbiano una coscienza critica. Il problema è il nostro sistema scolastico che valorizza i voti più di quanto gli studenti valorizzano lo studio», ha detto Luca Redolfi, dell'Unione degli studenti.
«È necessario - continua Redolfi - superare questa idea di valutazione: la scuola serve veramente e solamente a dare voti e giudizi? Crediamo di no, e per questo in questi mesi stiamo discutendo in assemblee in tutto il Paese un nuovo immaginario di scuola, che a breve presenteremo pubblicamente. Lo scorso dicembre lanciammo la carta dei diritti delle studentesse e degli studenti in DAD, che puntava a evitare il ricrearsi di queste situazioni. Il fatto che a un anno dall'inizio della pandemia continuino a verificarsi, rende ancor più necessario e urgente la messa in campo di strumenti di tutela per gli studenti. Il Ministro dell'Istruzione ci ascolti!».