Scuola aperta d'estate, il ministro Valditara firma il decreto: quando si comincia e quali sono gli istituti che non chiuderanno

Il provvedimento riguarda le scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali e interessa gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25

Scuola aperta d'estate, il ministro Valditara firma il decreto: quando si comincia e quali sono gli istituti che non chiuderanno
Scuola aperta d'estate, il ministro Valditara firma il decreto: quando si comincia e quali sono gli istituti che non chiuderanno
di Redazione Web
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Venerdì 12 Aprile 2024, 15:26

Scuole aperte anche d'estate, il progetto di Valditara prende forma. Come riporta Mario Ajello su Il Messaggero, il ministro dell'Istruzione e del Merito ha firmato il decreto che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni.

Estate a scuola, cosa cambia

Il provvedimento riguarda le scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali e interessa gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25.

L'obiettivo del ministero è rendere la scuola un punto di riferimento sempre. Le risorse, 80 milioni di euro in più rispetto al progetto del precedente biennio, consentiranno di attivare percorsi che potranno interessare, in base alle proposte delle scuole, tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti; 1,714 milioni le ore aggiuntive di attività. La platea degli istituti interessati potrebbe essere allungata in futuro.

Valditare: lo avevamo promesso e l'abbiamo fatto

«Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo - dichiara Valditara – è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d'estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore. Una scuola – dice ancora il ministro – che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l'anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari».

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