Il pianeta, infatti, come avevano ipotizzato alcuni anni fa i ricercatori, si è formato a partire dal disco di polvere che circonda una stella nana, conosciuta proprio come PDS 70. Per osservarlo c'è voluta la miglior strumentazione disponibile: le immagini sono state riprese grazie al Very Large Telescope (VLT) ma per studiare la progressiva formazione del pianeta è stato necessario bloccare i fasci di luce accecante provenienti dalla stella nana (il cerchio nero al centro della foto è proprio il coronografo utilizzato come filtro). «In questo modo abbiamo potuto osservare i dischi di polvere, che sono il punto in cui iniziano a formarsi i pianeti» - ha spiegato Miriam Keppler dell'istituto Max Planck - «Non sempre, però, i materiali che sospettiamo possano essere giovani pianeti in fase di formazione si rivelano esserlo: nella maggior parte dei casi, si trattava di semplici parti del disco».
Secondo gli studi effettuati dagli scienziati, PDS 70b avrebbe una massa di poco superiore a quella di Giove, ha un'orbita pressoché circolare, una distanza dalla propria stella di 3 miliardi di chilometri ed una temperatura di almeno 1000°C, decisamente superiore a qualsiasi pianeta del sistema solare. I ricercatori ritengono che il pianeta abbia circa 5 milioni di anni e, secondo loro, sarebbe ancora in una fase preliminare di formazione. La scoperta è importante, come rivela André Müller, un altro degli autori dello studio, pubblicato su Astronomy & Astrophysics: «Poter osservare un pianeta così giovane, e ancora in fase di sviluppo, ci permetterà di sapere molto di più sulla formazione dei corpi celesti».
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— ESO (@ESO) 2 luglio 2018