Strage Palermo, la vicina: «C'era l'inferno in quella casa. Lui era diabolico, mi spegneva la luce della statua della Madonnina in giardino»

Pascal Ballof: «Il figlio imbalsamava gli uccelli»

Strage Palermo, la vicina: «C'era l'inferno in quella casa. Lui era diabolico, mi spegneva la luce della statua della Madonnina in giardino»
Strage Palermo, la vicina: «C'era l'inferno in quella casa. Lui era diabolico, mi spegneva la luce della statua della Madonnina in giardino»
di Redazione web
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Domenica 11 Febbraio 2024, 16:31

Orrore nel Palermitano. Giovanni Barreca, il 54enne che ha sterminato la famiglia, viene descritto dai vicini di casa come un "un uomo diabolico": «Mi spegneva la luce della statua della Madonnina che tenevo in giardino», racconta ai cronisti Pascal Ballof, la vicina di casa, di origini straniere. «I figli sembravano più piccoli della loro età e andavano a scuola senza libri – dice ancora la donna – la ragazza era timidissima, mentre il figlio piccolo veniva spesso rimproverato. Il grande aveva imparato dal padre a uccidere e imbalsamare gli uccelli». Antonella Salamone, assassinata assieme ai figli di 5 e 16 anni nella villetta di Altavilla Milicia, Palermo, non poteva avere rapporti con la vicina «perché Giovanni un po’ glielo impediva sia ai figli che alla moglie».

 

 

I racconti choc della vicina 

«Giovanni Barreca picchiava la moglie. Non so se picchiava anche i figli: lei parlava di se. Io le dissi "Perché non lo denunci?" ma lei non lo denunciò mai. È una vita che sentivo l'inferno in quella casa».

Così si sfoga alzando il tono della voce con i carabinieri davanti al cancello della villetta una vicina della coppia. La donna parla con gli investigatori, la sua casa si trova a pochi metri dalla villetta dell'orrore dove i Ris dei carabinieri stanno facendo i rilievi. 

«Lei non stava bene qui, voleva tornare a Novara. Era una persona gentile. Pensavo magari che Antonella un giorno lasciasse il marito e non che facesse questa fine», spiega Ballof, raccontando che la 17enne sopravvissuta alla strage familiare di Altavilla Milicia era «la figlia preferita dal padre».

Barreca «mi faceva paura, lo temevo: era molto strano – dice – lui parlava sempre del Diavolo». Per lui «i gatti erano il diavolo, me lo scrisse in un messaggio ricevuto col telefonino. Io amo i gatti, a casa mia ne ho settanta. Avevo paura per i miei animali»

Cosa è successo nella villetta

Il muratore 54enne ha ucciso la moglie e due figli (di 5 e 16 anni) e poi si è consegnato ai carabinieri. L'altra figlia, di 17 anni, si è salvata dalla furia omicida del papà ed è stata ritrovata in casa in stato di choc dai carabinieri. Le vittime sono Antonella Salamone, 41 anni, e i figli Kevin di 16 anni e Emanuel di 5. I delitti sono avvenuti nella loro casa alle porte di Altavilla Milicia, in via Reggia Trazzera Marina di Granatelli. Sembra che il triplice omicidio sia avvenuto almeno 36 ore fa, come emerge da un primo esame medico legale dei due corpi dei figli dell'uomo. E sono stati trovati solo dopo ore di ricerche i resti del corpo di Antonella Salamone.

I carabinieri sono arrivati nella casa degli orrori dopo la chiamata di Giovanni Barreca: nella casa hanno trovato la figlia 17enne della coppia che è stata risparmiata dalla furia assassina del papà. La ragazza era sotto choc, intontita ma non è chiaro se sia stata drogata. Il triplice omicidio risalirebbe a venerdì 9 febbraio.

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