Fedez in tribunale: «Sono nullatenente». Scatta l'esposto alla Guardia di Finanza

Il rapper ha dichiarato che tutti i suoi beni nel 2020 erano intestati alle sue società

Fedez in tribunale: «Sono nullatenente». Scatta l'esposto alla Guardia di Finanza
Fedez in tribunale: «Sono nullatenente». Scatta l'esposto alla Guardia di Finanza
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Giovedì 15 Febbraio 2024, 11:12

Durante un procedimento per diffamazione nel novembre del 2020, Fedez ha sorpreso tutti in Aula dichiarandosi «nullatenente» di fronte al giudice di Milano. Un'affermazione piuttosto inattesa, inimmaginabile considerando il tenore di vita sfoggiato dal marito di Chiara Ferragni via Instagram. L'udienza si svolse in collegamento video, poiché era il periodo della pandemia e, a causa di problemi di connessione, Fedez si è ritrovato anche a ribadire più di una volta la risposta: «Beni mobili o beni immobili registrati? Nullatenente direi». 

I beni intestati alle società

Fedez, riporta Repubblica pubblicando l'audio della dichiarazione, ha chiarito che tutti i suoi beni nel 2020 erano intestati alle sue società, una precisazione importante per comprendere la situazione.

Questa dichiarazione è emersa durante un procedimento giudiziario in cui il Codacons, l'associazione dei consumatori, aveva accusato il rapper di diffamazione.

L'esposto alla Guardia di Finanza

Nonostante la controversia, l'inchiesta si è conclusa senza conseguenze legali per Fedez. Tuttavia, le parole del rapper hanno attirato l'attenzione del Codacons, che ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza chiedendo un'indagine sulle società riconducibili al rapper. Fedez, contattato dal quotidiano attraverso il suo avvocato, ha scelto di non commentare l'accaduto. Tuttavia, al di là dei dubbi sollevati dell'associazione, al momento non ci sono ulteriori sospetti sul conto di Fedez.

Fedez e Codacons

L'episodio si inserisce in una lunga disputa legale tra il rapper e il Codacons, con Fedez che sarà sentito dai pubblici ministeri romani il 6 maggio in un procedimento in cui è accusato di calunnia nei confronti dell'associazione. I contenziosi riguardano principalmente spot e raccolte fondi, settori che hanno causato tensioni tra il rapper e il Codacons in passato.

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