Terrore a Copenaghen, spari in sinagoga
Doppio attacco, due morti e 5 feriti

Terrore a Copenaghen, spari in sinagoga Doppio attacco, due morti e 5 feriti
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Domenica 15 Febbraio 2015, 15:09 - Ultimo aggiornamento: 21:50
COPENAGHEN - La capitale della Danimarca ha trascorso una notte fra sirene della polizia e il rumore degli elicotteri in cielo. È in corso una gigantesca caccia all'uomo per trovare «due responsabili» (come ha detto il portavoce della polizia) degli attentati di ieri a una conferenza per Charlie Hebdo e davanti a una sinagoga. Il bilancio dei due attacchi è di due morti e cinque agenti feriti.





Ucciso un sospetto Le forze di sicurezza hanno avvertito i residenti che non è sicuro rimanere nel centro della città. Lo riferisce il sito della Bbc. Nella notte la polizia ha ucciso un uomo che aveva sparato contro gli agenti vicino a una stazione ferroviaria nel quartiere di Noerrebro, non lontano dai luoghi degli attentati. I poliziotti stavano tenendo sotto osservazione un indirizzo.
L'uomo, presumibilmente, è il responsabile di entrambe le sparatorie, ha reso noto Joergen Skov, un investigatore della polizia. Gli investigatori hanno anche diffuso una foto di uno dei presunti killer.



Le due sparatorie L'attacco all'incontro sull'Islam e la libertà di espressione e il successivo attentato alla sinagoga hanno fatto andare subito la mente alla tragedia del Charlie Hebdo del 7 gennaio scorso. Nella sparatoria al convegno sull'Islam e la blasfemia è morto un civile mentre sono rimasti feriti tre poliziotti. All'incontro, organizzato in onore di Charlie Hebdo, partecipavano anche Lars Vilks, artista autore di numerose caricature del profeta Maometto e l'ambasciatore francese. Entrambi sono rimasti illesi.



L'omaggio a Charlie Hebdo Il convengo si intitolava «Arte, blasfemia e libertà di espressione». Almeno una trentina i fori di proiettile lasciati sulle vetrine del caffè. Vilks nel 2007 ritrasse Maometto con il corpo di un cane e da quando si trova in Danimarca vive sotto scorta. Il coffee-bar a Copenhagen è noto per organizzare concerti jazz. «Ritengo che obiettivo dell'attacco fosse Lars Vilks». Lo afferma Helle Merete Brix, una degli organizzatori del convegno. Vilks in passato è stato minacciato di morte.



L'attacco alla sinagoga Il bilancio dell'attentato alla sinagoga, avvenuto alle prime ore del giorno, è di un morto e due poliziotti feriti. La vittima era un membro della comunità ebraica locale che svolgeva le funzioni di guardiano e proteggeva lo svolgimento di una cerimonia religiosa, assieme con agenti delle forze di sicurezza. «La porta di ingresso alla sinagoga era tenuta chiusa», ha detto alla radio militare il rabbino Yitzhak Loeventhal, che ha lasciato quel luogo di preghiera poco prima dell'attentato. «L'ingresso era presidiato e ciò ha impedito agli assalitori di entrare». All'interno della sinagoga ieri sera era celebrata la cerimonia di maggiore età di una ebrea dodicenne (bar mitzvah), alla presenza di decine di invitati. Secondo i media israeliani, il guardiano ebreo avrebbe dunque impedito che nella sinagoga avesse luogo un attentato di più grave portata.



Helle Thorning-Schmidt Il primo ministro danese, Helle Thorning-Schmidt, ha definito gli attacchi «un cinico atto di terrore contro la Danimarca». Lo riferisce il quotidiano britannico The Guardian. «Questa è una mattina molto triste, i nostri pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie - ha sottolineato il premier -. Due persone innocenti hanno perso la vita in seguito a un cinico atto di terrore contro la Danimarca». Thorning-Schmidt ha tra l'altro osservato che la polizia ha agito «rapidamente e in modo focalizzato per garantire la sicurezza dei cittadini».



La minaccia terroristica è seria, ha detto il direttore dei servizi di sicurezza e di intelligence (Pet), Jens Madsen, nel corso di una conferenza stampa oggi a Copenaghen: lo riferisce a stampa internazionale.
Nulla fa pensare, ha inoltre affermato la polizia riferendosi al presunto autore dei due attentati, che che l'uomo si sia recato nelle zone del conflitto come l'Iraq o la Siria.




La Ue «L'Europa non sarà intimidita»: così la Commissione europea e l'Alto rappresentante Federica Mogherini in una nota in cui condannano l'attacco. «Una vita (perduta) è una di troppo», si legge nella nota in cui si esprime vicinanza alle vittime e alle loro famiglie e si afferma: «L'Europa è unita alla Danimarca nel sostegno della libertà di parola e di espressione».



Netanyahu «Di nuovo gli ebrei vengono uccisi su suolo europeo solo perché sono ebrei. Questa ondata di attacchi terroristici continuerà», ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu. «Israele - ha ribadito rivolgendosi agli ebrei d'Europa - è la vostra casa».




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