Rick Jacobs aveva appena finito il turno di notte e stava preparandosi a tornare a casa, quando ha avuto un malore. È stato un «evento cardiaco fulminante». Il 61enne magazziniere di Amazon si è accasciato a terra, senza vita. È successo a Colorado Springs, all'alba del 27 dicembre scorso. Nel grande magazzino di smistamento dell'azienda di vendite online è stata approntata una barriera per nascondere il corpo di Jacobs agli altri lavoranti, e l'unico segnale che c'erano dei problemi era venuto ai dipendenti dalla presenza di macchine della polizia e ambulanze davanti all'entrata del personale.
La vicenda e stata discussa ufficialmente alla Amazon solamente il 3 gennaio, dopo che era si era calmata la stagione frenetica delle vendite e dei cambi natalizi. Ma è proprio quello che ha indignato i dipendenti di Colorado Springs: «Nessuno dovrebbe essere costretto a lavorare vicino al corpo senza vita di un collega. Nessuno ci ha informato. Si sono limitati a mettere un avviso vari giorni dopo in cui offrivano assistenza psicologica per chi ne avesse avuto bisogno» è stata la lamentela di un dipendente. Molti altri hanno accusato l'azienda di non essere stata trasparente e di non avere una procedura ufficiale per incidenti come questi. Dopotutto ci sono stati altri eventi simili nei vari magazzini di Amazon: durante la scorsa estate si sono registrati tre decessi nel New Jersey e uno in Pennsylvania: «Amazon è un'azienda immensa, e dovrebbe avere un protocollo per situazioni del genere. Perlomeno non dovrebbero far entrare il nuovo turno fino a che non hanno concluso l'indagine del caso e non hanno portato via il corpo della persona» ha detto un altro impiegato.
Da quando è diventato il più grande retailer del mondo, Amazon è stata spesso criticata per l'elevato tasso di infortuni, gli errori nella gestione delle risorse umane e l'elevato turnover dei dipendenti.
Nel frattempo però i dipendenti hanno riportato un grande successo sindacale, nel magazzino di New York. Da quando avevano votato a favore dell'attivazione del sindacato, l'anno scorso, Amazon aveva lottato duramente per invalidare il voto. Ma ieri il National Labour Relations Board ha stabilito che le elezioni erano corrette. La sentenza significa che l'Amazon Labor Union (Alu) è stata ufficialmente certificata per rappresentare i dipendenti, e Amazon dovrà negoziare con loro: «Abbiamo battuto Amazon onestamente - ha twittato il presidente dell'Alu Christian Smalls - Ora è il momento di firmare un contratto!».
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