Rebus patenti, la stangata Iva
fa crollare le ore di lezione al volante

Rebus patenti, la stangata Iva fa crollare le ore di lezione al volante
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Lunedì 16 Settembre 2019, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 11:29
Addio lezioni di scuola guida, ora prendere la patente costa di più e i ragazzi (insieme alla loro famiglie) per risparmiare tagliano come possono: sulle ore di pratica con l'istruttore. Vale a dire sulla sicurezza. L'impennata dei prezzi è arrivata il 2 settembre scorso dall'Agenzia delle Entrate che, in base a una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea, ha deciso di applicare l'Iva al 22% sui corsi di scuola guida perché non possono essere considerate istruzione. Quindi addio esenzione.

Che cosa significa? «Se un corso di scuola guida costava mediamente 380-450 euro - spiega Paolo Colangelo, presidente di Confarca Autoscuole - oggi con l'Iva al 22%, che siamo obbligati ad applicare, arriva a costare circa 460-550 euro. L'aspetto allarmante è che ormai, per ridurre i costi, si risparmia sulle ore di pratica. Purtroppo questo aumento si ripercuote sulla sicurezza stradale».

Nello specifico se un'ora di pratica con l'istruttore costava 25-26 euro oggi arriva a costare a 31- 32 euro. «Per la patente B - spiega Ombretta Principessa, titolare dell'autoscuola Colombo di Roma - sono obbligatorie 6 ore di guida certificate, in tutto i ragazzi arrivano a farne mediamente 12. Oggi notiamo che, soprattutto per chi ha iniziato con i vecchi prezzi, si tende a tagliare di tre ore almeno. Mentre sta sparendo la patente AM per i motori 50: arriva a costare 600 euro per i 14enni che, per prendere una patente A o B devono poi rifare tutte le prove. Non la prenderà più nessuno.

L'arrivo dell'Iva al 22%, sul conseguimento della patente che prima ne era esente, porterà anche un rischio enorme per le autoscuole. L'Iva infatti deve essere applicata dal 2014 ad oggi: le autoscuole devono quindi richiamare gli ex allievi per raccogliere l'Iva e versarla allo Stato. Si tratta di 3,8 milioni di patenti conseguite in questi ultimi 5 anni: un lavoro impossibile a cui dovranno far fronte versando l'Iva di tasca propria, essendo responsabili del tributo. Per molte di loro rappresenterebbe il fallimento.
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