Troppi cartellini rossi, bagarre in campo. Colpito da un pugno, l’arbitro all'ospedale: arrivano i carabinieri

Troppi cartellini rossi, bagarre in campo. Pugno all’arbitro, arrivano i carabinieri (Foto d'archivio)
​Troppi cartellini rossi, bagarre in campo. Pugno all’arbitro, arrivano i carabinieri (Foto d'archivio)
di Giacomo Quattrini
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Venerdì 18 Novembre 2022, 04:10

OSIMO - Colpito da un pugno al costato, spaventato e tremolante, ha deciso di anticipare di un quarto d’ora il triplice fischio e chiamare i carabinieri per sentirsi più al sicuro. Poi si è diretto da solo al pronto soccorso del Ss. Benvenuto e Rocco per quel dolore sottocostale: nessuna frattura, ma comunque una prognosi di 5 giorni di assoluto riposo.

E’ l’esito dell’ennesimo episodio di violenza ai danni di un arbitro. Luca Manfredi della sezione di Ancona, 30enne non alle prime armi, mercoledì sera era al campo sportivo Santilli di via Molino Mensa per arbitrare la gara di ritorno di Coppa Marche di Seconda categoria tra Fc Osimo e Palombina Vecchia.

All’andata avevano vinto i falconaresi 1-0. La partita sembrava filare via senza sussulti, se non per un cartellino giallo al mister locale. La situazione precipita nel secondo tempo. Prima un doppio giallo a un difensore ospite e poi il gol dell’Fc Osimo mandano in tensione il Palombina. I nervi si fanno sempre più tesi quando l’arbitro espelle un secondo giocatore ospite, questa volta per proteste. Poi, al 75’, altro cartellino rosso diretto a un falconarese reo di aver usato termini inappropriati verso il direttore di gara.

A quel punto salta il banco. Il giocatore prima di lasciare il campo con i suoi compagni ridotti in 8 contro 11 dà uno spintone all’arbitro, lo colpisce con una manata al braccio e al costato, forse un pugno visto l’esito poi della prognosi al pronto soccorso. Manfredi ritiene non ci siano più le condizioni per proseguire e fischia la sospensione del match sull’1-0 per l’FC Osimo ad un quarto d’ora circa dalla fine. Presumibile il 3-0 a tavolino contro il Palombina e lunga squalifica al giocatore che l’ha colpito. Anche perché l’arbitro, sentendosi minacciato, ha poi fatto intervenire sul posto i carabinieri. Due le pattuglie arrivate al Santilli verso le 22,30, una della stazione di Loreto e una del Norm di Osimo, che però hanno ritenuto fosse tutto sotto controllo: nessuna identificazione e al momento non ci sarebbe neanche la denuncia di parte. L’arbitro tuttavia è andato da solo a farsi controllare all’ospedale al termine di una gara che non era certo di cartello.

«Non era una partita nervosa, c’è stato solo il nostro terzo giocatore espulso che ha spinto l’arbitro sul braccio per protesta, ha esagerato nella reazione ma non è stata certamente un’aggressione» ha commentato ieri Roberto Bucciarelli dirigente del Palombina. Che proprio ieri pomeriggio, scherzi del destino, ha organizzato una conferenza dal titolo emblematico: “Scuola calcio un ambiente formativo ed educativo”. 

In casa Fc Osimo mister Palpacelli riferisce: «Non mi sono accorto della spinta all’arbitro perché stavo parlando con alcuni miei giocatori in panchina, quando mi sono girato non l’ho visto cadere. Certo, si è creata confusione, ma fino a lì non sembrava una partita cattiva». Altri episodi deprecabili sono capitati proprio il mese scorso in zona. A Montoro, sempre in Seconda categoria, un sostenitore della Leonessa ha bloccato l’auto dell’arbitro insultandolo a fine gara. Al Diana, invece, al termine di Osimana-Atletico Ascoli di Eccellenza una persona non identificata ha urinato sulla portiera dell’auto dell’arbitro.

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