Ladri in casa dell’avvocato Grassetti mentre era a fare una passeggiata con la famiglia. «Un peccato non averli incontrati...»

L'avvocato Grassetti
L'avvocato Grassetti
di Lorenzo Sconocchini
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Lunedì 12 Luglio 2021, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 15:08

JESI «Per mia fortuna non avete trovato molto. Per vostra fortuna non avete trovato me». Anche dopo una notte insonne turbata dalla visita dei ladri, l’avvocato Antonio Grassetti non rinuncia all’umorismo, condividendo sui social la notizia del furto avvenuto sabato sera nella sua casa di campagna, in una zona isolata alla periferia di Jesi.

Il blitz, su cui indagano i carabinieri, è successo intorno alle 23 e 30. «Eravamo fuori per una passeggiata in città - racconta il penalista jesino, molto noto anche per i suoi trascorsi in politica, consigliere comunale di Alleanza Nazionale dal 1998 al 2007 -. Al ritorno abbiamo trovato casa in disordine, abbastanza per capire che c’erano stati i ladri. Che però, a parte qualche danno, non hanno portato via molto. Un po’ perché non abbiamo in casa granché di prezioso e forse perché hanno avuto poco tempo, visto che siamo rientrati presto». I ladri sono scappati con un orologio e qualche monile d’oro, saltando probabilmente una rete laterale quando hanno visto i fari della macchina della famiglia Grassetti illuminare il cancello d’ingresso. «Peccato, resto con la voglia insoddisfatta di averli incontrati di persona. Li avrei certamente “convinti” che sbagliavano», trova la forza di scherzarci su l’avvocato Grassetti, 64 anni, sposato con Rita, medico, e padre di due figli, Chiara di 27 anni e Giuseppe di 25. Li avesse incontrati faccia a faccia, il penalista jesino - molto apprezzato per la competenza professionale e il fairplay sempre tenuto in aula - avrebbe potuto sfidare i ladri in un duello a colpi di fioretto o placcarli in mezzo a un campo, visti i suoi trascorsi di buon livello sia nella scherma che nel rugby. Appassionato della palla ovale al punto da rincorrerla anche con i capelli grigi e da ricoprire la carica di giudice sportivo regionale per le Marche per la Federazione italiana rugby.
O forse gli sarebbe bastato spaventare i ladri con la sua voce baritonale, coltivata da giovane al Conservatorio, allenata nelle occasioni di convivialità e messa in mostra anche in Tv, quando nell’aprile 2016, sfoggiando un’ammirevole cultura, vinse alcune puntate della trasmissione di Rai Uno “L’Eredità”. «Un uomo pieno di risorse e grande vitalità», si sorprese l’indimenticato Fabrizio Frizzi davanti alle sue doti canore e allo spigliato umorismo. 

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