L'assemblea della Bcc
​approva la fusione

L'assemblea della Bcc ​approva la fusione
3 Minuti di Lettura
Domenica 26 Ottobre 2014, 21:19 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 10:50
FILOTTRANO - Nel giorno in cui Eurolandia trema per i risultati dello stress test a cui la Bce ha sottoposto le grandi banche europee, due istituti di credito del territorio si fondono per continuare a svolgere la loro missione al servizio delle comunità locali. L’assemblea straordinaria dei soci della Bcc di Filottrano ha approvato a larga maggioranza (644 voti favorevoli tra diretti e deleghe su quasi 800 rappresentati) il progetto di fusione per incorporazione che le consente di acquisire la Cassa rurale artigiana San Giuseppe di Camerano. E’ nata ieri la “Banca di Filottrano - Credito cooperativo di Filottrano e Camerano”, un istituto con 21 tra sedi e filiali divise tra le province di Ancona (16) e Macerata (5). Il numero dei dipendenti sale a 157, sommando ai 111 di Filottrano i 47 di Camerano, mentre il pacchetto clienti sale da 27 mila a 35 mila.

Resistere alla crisi

Si tratta, in buona sostanza, di un’operazione in cui una banca sana e prospera, che ha resistito alla crisi grazie anche alla tenuta del distretto filottranese dell’abbigliamento, ne salva un’altra in affanno acquisendola, come spiega chiaramente la relazione illustrativa del progetto di fusione deliberata dal Cda della Bcc filottranese il 17 settembre scorso. “La motivazione principale alla incorporazione della CRA di Camerano nella BCC di Filottrano è quella di dare continuità alla propria azione di servizio ai soci e alla clientela, venuta di recente in pregiudizio per mancanza, nella CRA di Camerano, dei parametri patrimoniali necessari per poterlo fare, proponendosi di andare a comporre, con le risorse umane e la propria rete distributiva una componente importante della BCC di Filottrano che risulta sufficientemente solida e strutturata per assorbire anche gli impegni presi dalla Cra”. Un salvataggio che i soci della Bcc filottranese contrari alla fusione (66 hanno votato no, circa 80 si sono astenuti) hanno criticato nei loro interventi, chiedendosi se fosse il caso in tempi come questi di impiegare parte delle riserve accumulate in tanti anni di gestione oculata per acquisire una banca in gravi difficoltà. I numeri con cui i due istituti si presentavano alla fusione del resto parlano chiaro: al 30 giugno scorso, la BCC di Filottrano conta un attivo di quasi 801 milioni di euro, un passivo di circa 736 milioni di euro e, quindi, un patrimonio netto di circa 65 milioni di euro. Alla stessa data la CRA di Camerano registra un attivo di circa 302 milioni di euro, un passivo di 295 milioni, con un patrimonio netto di poco più di 7 milioni di euro.

Solidarietà ed espansione

Ma oltre all’obiettivo solidaristico, connaturato alla filosofia delle ex Casse rurali, c’è una finalità di strategia commerciale nell’operazione (fortemente caldeggiata da Bankitalia) che ha portato Filottrano a espandersi inglobando la consorella di Camerano. “L’analisi territoriale e della clientela - così il Cda guidato dal presidente Luciano Saraceni spiega i vantaggi della fusione - mostra come si potrà rinforzare ulteriormente la BCC di Filottrano, senza reali sovrapposizioni territoriali e di clientela affidata, anzi, valorizzando la complementarità di copertura del territorio infittendo le maglie della rete distributiva”. La nuova configurazione distributiva, secondo i vertici della Bcc filottranese, potrà rendere la banca “sempre più un importante punto di riferimento bancario per le famiglie e le imprese” dei comprensori di Filottrano, Cingoli, Treia, Osimo, Castelfidardo, Camerano, Sirolo, Numana, Loreto, Apiro, Santa Maria Nuova, Montefano, Offagna. “Dal punto di vista della concorrenzialità la nuova Banca, operando sui medesimi territori, usufruirà di una maggiore quota di mercato in termini di sportelli e volumi, anche se la scarsa penetrazione in alcune località consiglia la chiusura di almeno due sportelli. La nuova dimensione consentirà una più larga visibilità e capacità di incidere sul territorio”.

Scambio di azioni alla pari

La fusione per incorporazione votata ieri nel corso di un’affollata assemblea (circa 500 presenti) che si è tenuta al PalaBaldinelli di Osimo, conclusa alle due di pomeriggio, prevede uno scambio alla pari delle azioni, valutate entrambe 2,58 euro. La banca incorporante subentrerà nell’esercizio degli sportelli bancari di Camerano sede di via Donzelli, Sirolo, Crocette di Castelfidardo, Loreto, Offagna, Osimo, Aspio di Osimo, Camerano Piazza Roma. La nuova banca avrà un Cda di 10 consiglieri: agli otto confermati della Bcc filottranese, se ne affiancheranno due in arrivo da Camerano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA