Donne e uomini scalzi, in 500
alla marcia fino al porto di Ancona

Donne e uomini scalzi, in 500 alla marcia fino al porto di Ancona
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Venerdì 11 Settembre 2015, 20:30 - Ultimo aggiornamento: 20:37

ANCONA - Circa 500 persone, moltissime a piedi nudi, hanno partecipato alla marcia delle donne e degli uomini scalzi.

L'iniziativa si è svolta ad Ancona, in contemporanea con altre città, compresa Venezia per sollecitare un sistema di accoglienza unico a livello europeo per i rifugiati e per superare il Trattato di Dublino.

Il corteo, aperto dallo striscione "Nel mio Paese nessuno è straniero", si è snodato lungo corso Garibaldi fino al porto, da secoli luogo di incontro.

Tra i manifestanti anche il segretario della Fiom Cgil Landini, che ha portato lo striscione del sindacato dei metalmeccanici della Cgil, insieme al segretario regionale Giuseppe Ciarrocchi, mescolato a uomini e donne di varie età, famiglie con bambini e cani, scout del Cngei, rappresentati di partiti politici.

All'iniziativa hanno aderito oltre una trentina di sigle, tra associazioni, sindacati e partiti politici, oltre a singoli cittadini, compresi Amnesty International, Acli Marche, Arci, Emergency, Cgil, Fiom e Cisl, Sel, Prc, Possibile, la Caritas Diocesana di Ancona-Osimo, le organizzazioni scout Agesci e Cngei, la Comunità Islamica delle Marche, Medici Senza Frontiere, Ambasciata dei Diritti, Amnesty International, Festa dei popoli, Nie Wiem, Onsur, Snoq 13 Febbraio Ancona, Teranga Loreto, Terza Via, Time for Peace Marche, la rivista Argo.

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