Studentessa derubata, ricattata e presa a calci in piazza del Papa: fermati i due aggressori

Studentessa derubata, ricattata e presa a calci in piazza del Papa: fermati i due aggressori
Studentessa derubata, ricattata e presa a calci in piazza del Papa: fermati i due aggressori
di Federica Serfilippi
3 Minuti di Lettura
Domenica 22 Ottobre 2023, 06:10

ANCONA Prima il furto del telefonino, poi il ricatto: «Dammi i soldi e te lo restituisco». Infine, le botte in piazza del Papa, con tanto di bottigliate in faccia. È stata una serata da incubo quella vissuta lo scorso lunedì da due studentesse universitarie, una pugliese e una molisana, finite nel mirino di una coppia di tunisini. Il più grande, 28enne sbarcato a Lampedusa ad agosto e richiedente asilo, è stato arrestato dalla Squadra Mobile e portato nel carcere di Montacuto. Il più giovane, 24 anni, è stato denunciato. I reati contestati a vario titolo: estorsione, furto e lesioni personali.

 
I danni


 

Il 28enne deve anche rispondere di danneggiamento per aver distrutto, sempre nella serata di lunedì, lo specchietto di un Doblò che era parcheggiato in via Oberdan.

Uno scatto d’ira che ha rappresentato il preludio di quello che sarebbe avvenuto di lì a poco, tra piazza del Papa e via Gramsci. È qui che il tunisino, assieme al complice, ha maturato il piano estorsivo nei confronti della studentessa molisana di 23 anni. 


La ricostruzione


Stando a quanto emerso, l’uomo avrebbe seguito la giovane all’interno di un locale. Qui, sarebbe riuscito a sfilare il cellulare dalla tasca della giacca della studentessa, scappando poi verso via della Catena. Come la ragazza si è accorta del furto, si è portata all’esterno del bar. È stata placcata dal tunisino più giovane: «Ci penso io, se vuoi ti metto in contatto con chi ha il cellulare». E così, prendendola per un braccio, l’ha portata nella viuzza dove si trovava il 28enne. «Dammi i soldi, dammi i soldi» avrebbe detto alla ragazza in un italiano stentato. Lei ha così tirato fuori tutto quello che aveva: 10 euro. Altri 60 il tunisino li aveva già presi, perché contenuti all’interno della cover dello smartphone. Con il pagamento, è avvenuta la restituzione del telefono. Ma la violenza non è terminata. 


Il 24enne avrebbe ripreso la studentessa per un braccio, riportandola in piazza del Papa. Nel salotto della movida era rimasta l’altra studentessa, di origine pugliese e anche lei 23enne. Il tunisino più giovane non avrebbe gradito l’invito ad andarsene delle ragazze. È così scattata una baruffa, con il 24enne che ha perso la testa. Il nordafricano ha iniziato a sferrare calci contro le due giovani, colpendo inoltre la giovane vittima di estorsione con una bottiglia di birra. Il vetro le è finito in pieno volto. La sua amica è stata spinta ed è ruzzolata a terra: si è fatta male ad una gamba e al gomito. 


Le due universitarie sono state costrette ad andare al pronto soccorso: una ha avuto una prognosi di 5 giorni, l’altra di 3. Hanno sporto denuncia, innescando le indagini dei poliziotti diretti dal vice questore Carlo Pinto. Fondamentali, per stringere il cerchio attorno ai tunisini, sono state le immagini estrapolate dalle spycam cittadine. Venerdì è scattato il fermo per il 28enne richiedente asilo (era domiciliato al momento in una comunità di accoglienza, motivo per il quale il pm ha disposto il carcere) e la denuncia per il complice, che ha un domicilio “fisso”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA