Ancona, con la moto sull'Himalaya
la dura sfida di Alessandro

Andrea Alessandrelli
Andrea Alessandrelli
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Lunedì 3 Ottobre 2016, 09:08
ANCONA - Con la moto sul tetto del mondo. Un viaggio on the road di oltre 1.200 chilometri che ha portato Andrea Alessandrelli, 37enne anconetano tour operator di Go Asia, sulle cime dell’Himalaya, ad un’altezza di quasi 6mila metri. L’impresa, che ha ripercorso le tappe della via della seta e i luoghi toccati da Marco Polo, è stata portata a compimento lo scorso 26 settembre, dopo 11 giorni passati in sella ad una due ruote. Andrea ha compiuto il viaggio come accompagnatore di una spedizione di solidarietà promossa da Riso Scotti, gruppo che per percorrere i millenari sentieri tra le nuvole si è rivolto proprio al tour operator anconetano. 

Specializzato in viaggi on the road, il biker ha preparato l’itinerario sulla rotta trans himalayana in ogni suo minimo dettaglio, studiando le tappe per quasi sei mesi. Di giorno, almeno cento chilometri carburati su strade sterrate fatte di roccia e ghiaccio. Di notte, pernottamenti in campi tendati. Nessuna comodità. Solo il respiro della natura e il contatto con le vette asiatiche, tra il Nadakh e il Kashmir. «Siamo partiti da New Delhi - racconta Andrea - dove abbiamo noleggiato le moto, delle Royal Enfield che sono una vera e propria tradizione in India, perché sono state costruite durante il periodo del colonialismo inglese. Da lì abbiamo percorso parte dell’antica via della seta con una media di cento chilometri al giorno, mantenendo una velocità di circa 30 km/h. Di più, non si poteva fare, perché le strade non sono asfaltate ma fatte di roccia e fango». 
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